Il Codacons, assieme all’associazione Articolo32 (specializzata nella tutela del diritto alla salute) ha deciso di costituirsi parte offesa nella tragica vicenda della neonata di Catania deceduta a seguito di mancanza di assistenza in diversi ospedali della regione, nominando i propri esperti, legali e medici (il prof. Pasquale Mautone, e il dott. Riccardo Calimici), allo scopo di accertare i fatti e le responsabilità connesse.
Parte oggi in tal senso una formale istanza non solo per costituirci nel procedimento, ma anche per chiedere alla Procura della Repubblica di Catania di modificare le ipotesi di reato per cui indaga. Dalla ricostruzione della vicenda, infatti, emergono elementi che possono trasformare il reato da omicidio colposo a omicidio volontario con dolo eventuale, laddove i soggetti responsabili del decesso della neonata, con il loro comportamento omissivo e commissivo, hanno determinato coscientemente il rischio di provocare la morte della bambina.
Tra questi anche l’assessore alla sanità e il presidente della Regione per l’omessa attuazione del decreto 2 dicembre 2011 che prevedeva proprio le modalità di ricovero di urgenza di neonati in pericolo di vita.
Tutti i soggetti implicati nella vicenda, inoltre, devono essere sospesi dal servizio con effetto immediato dalla ASP, e se questa non lo farà dalla Procura della Repubblica cui analoga istanza viene presentata dal Codacons, in attesa che la magistratura chiarisca la loro posizione e a tutela degli utenti della sanità siciliani – conclude l’associazione.