Il progetto nazionale “Il CalciaStorie”, promosso da Lega Serie A e Uisp per diffondere tra i giovani la cultura dell’integrazione e della tolleranza attraverso il calcio, questa mattina è stato presentato a Genova. Protagonisti i ragazzi del Liceo Scientifico “Lanfranconi” di Genova Sestri Ponente, insieme a Sebastien De Maio, difensore del Genoa CFC, e Joseph Alfred Duncan, centrocampista dell’UC Sampdoria.
All’incontro, moderato da Michele Corti, Presidente di USSI Liguria, erano presenti anche Fabio Santoro, Direttore Marketing e Diritti Audiovisivi Lega Serie A, Daniela Conti, Responsabile Nazionale Uisp del progetto “Il Calciastorie”, Tommaso Ricci, referente locale del progetto, e Matteo Rossi, Assessore allo Sport Regione Liguria.
“Noi calciatori abbiamo una grande responsabilità nei confronti dei giovani – ha affermato Sebastien De Maio – perché rappresentiamo un modello. Credo che la scuola, fin dalla più giovane età, sia fondamentale per trasmettere ai nostri figli che la diversità esiste ed è bella. Il ruolo di maestri ed insegnanti in tal senso è importantissimo, perché aiuta le famiglie nell’educazione alla diversità e agli aspetti positivi dell’essere differenti”.
“Il tema del razzismo è molto difficile da affrontare – ha aggiunto Joseph Alfred Duncan -. Avendolo vissuto in prima persona mi fa piacere aiutare a diffondere il messaggio che siamo tutti uguali, indipendentemente dal colore della pelle. Ad inizio carriera sono stato vittima di due episodi di razzismo. Per fortuna da quando sono in Italia non mi è più capitato. Penso che i cori razzisti sugli spalti siano frutto di tanta ignoranza”.
“È una bella sensazione tornare sui banchi di scuola – ha dichiarato Fabio Santoro -. Voglio ringraziare i ragazzi per essere qui questa mattina e soprattutto le due Società, Genoa e Sampdoria, che sono state straordinarie nell’entusiasmo con cui hanno aderito al progetto. Con questo progetto, realizzato in collaborazione con la Uisp, vogliamo mostrare come il calcio sia un modello di inclusione. I giovani sono il futuro e sono i tifosi di domani”.
“Il calciastorie è memoria, valori e sport – ha affermato Daniela Conti, responsabile nazionale Uisp del progetto – Partendo, infatti, dal recupero della storia e della memoria del passato, vogliamo riuscire a trasmettere agli studenti come sia sempre importante non abbassare la guardia su razzismo e discriminazione. Anche quando si va allo stadio o si gioca nei campetti vicino casa”.
Uno spunto prezioso per i ragazzi coinvolti nel progetto "Il CalciaStorie" è arrivato da Matteo Marani, Direttore del Guerin Sportivo e autore del libro “Dallo Scudetto ad Auschwitz”. Il testo racconta la vicenda sportiva e umana di Árpád Weisz, allenatore ungherese di origini ebraiche, vincitore di due scudetti con il Bologna, morto nel campo di concentramento nel 1944. “Sul tema del razzismo sono stati fatti negli ultimi anni alcuni progressi – ha detto Marani – ma non sono ancora sufficienti. Il lavoro che la Lega Serie A e Uisp stanno facendo con questo progetto è importante. C’è necessità di attenzione al linguaggio e all’uso delle parole, ma soprattutto è fondamentale che i giovani capiscano che le differenze, di qualsiasi natura, rappresentano un’opportunità di crescita, di aumento delle proprie conoscenze e della cultura personale di ognuno”.