In seguito ai danni causati dai tifosi del Feyenoord alla fontana della Barcaccia, opera realizzata da Pietro Bernini fra il 1626 e il 1629 al centro di piazza Spagna, a Roma, Roberto Malini, Dario Picciau e Glenys Robinson, co-presidenti di EveryOne Group hanno scritto una lettera all’Ambasciatore dei Paesi Bassi a Roma. Eccone un estratto: "Caro Ambasciatore, la splendida fontana della Barcaccia, opera di Pietro Bernini, è stata sfregiata dai tifosi del Feyenoord, il 18 febbraio scorso, con 110 scalfiture, alcune delle quali irreparabili. EveryOne Group propone che gli autori dei danni arrecati alla splendida Fontana della Barcaccia di Roma siano condannati a rifondere il danno, nel corso degli anni, attraverso i loro conti in banca, le loro proprietà e/o il loro lavoro. In questo modo l’esempio dato ai vandali sarà forte e giusto". I nostri difensori dei diritti umani non hanno fiducia nelle condanne alla detenzione che vengono comminate troppo spesso dai magistrati, ma che di fatto non hanno alcun fine rieducativo, ma, al contrario, infondono nuovo odio verso la società da parte di chi le subisce, a causa delle terribili condizioni di vita nelle prigioni, dell’alta percentuale di gravi malattie che si contraggono dietro le sbarre e degli innumerevoli abusi che i detenuti subiscono mentre scontano una pena che è quasi sempre sproporzionata. Riparare un danno provocato attraverso le proprie risorse e il proprio lavoro è invece sicuramente giusto ed educativo. L’Ambasciata dei Paesi Bassi in Italia ha inviato la seguente risposta a EveryOne Group:
Roma, 3 marzo 2015. Buon giorno, grazie della Sua mail. Ci scusiamo per il ritardo, ma visto la mole di reazioni ricevute non ci è stato possibile rispondere prima. Condividiamo con voi lo sdegno e lo sconcerto per il comportamento di un gruppo (minoritario) di teppisti. Il calcio deve essere una festa dove non c’è posto per la violenza. Le autorità italiane possono quindi contare sulla completa collaborazione ed impegno dell’Olanda per far sì che i colpevoli siano puniti e costretti a pagare per i danni da loro causati. L’Olanda ha piena fiducia nella giustizia Italiana che deve accertare le responsabilità penali e civili per gli atti di vandalismo. Anche la Polizia nei Paesi Bassi ha aperto un’inchiesta per identificare gli autori degli atti vandalici a Roma.
Sabato 21 febbraio, in una telefonata al suo omologo italiano Matteo Renzi, il Primo Ministro olandese Mark Rutte ha definito come terrificanti gli atti distruttivi compiuti da un gruppo di tifosi e ha espresso il suo senso di vergogna per il comportamento di questi suoi connazionali. Simili considerazioni sono state espresse dal Ministro degli Esteri olandese Koenders al suo collega italiano Gentiloni e dal Sindaco di Rotterdam, Aboutaleb, al Sindaco di Roma, Marino. Martedì 24 febbraio, l’ambasciatore Michiel den Hond ha ricevuto una delegazione dei partecipanti al sit-in Siamo tutti nella stessa barca tenutasi davanti all’ambasciata olandese a Roma. Nel frattempo sono state organizzate diverse iniziative da parte di cittadini privati e aziende olandesi per dare un contributo alla tutela del patrimonio culturale della città, in particolare per la Barcaccia di Piazza di Spagna. Una di queste è un gruppo formatosi spontaneamente tra gli olandesi di Roma sotto la sigla Salviamo la Barcaccia. In Olanda si è poi formato il gruppo Wij zijn Romeinen (Anche noi siamo romani) che sta raccogliendo fondi tramite crowdfunding, mentre gli studenti di un ginnasio della città di Zwolle raccolgono soldi da offrire al sindaco Marino durante il loro viaggio di studio a Roma, la settimana prossima.
Speriamo e confidiamo che un incidente, pur grave, come questo non nuoccia agli ottimi rapporti da sempre esistenti tra i nostri Paesi.
Distinti Saluti,
L’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi presso la Repubblica Italiana