Il sacrificio di Akash

di Roberto Malini

Camminano un mezzo a noi e la loro semplicità, la loro umiltà, la loro spontaneità ci impediscono di riconoscere il loro animo eccezionale. Sono gli eroi, le sole sentinelle che impediscono all’umanità di piombare nel baratro della barbarie, nella giungla della prepotenza, della crudeltà e della follia. Domenica scorsa uno di loro, Akash Bashir, un ragazzo di 19 anni, ha impedito una strage a Lahore, in Pakistan, dove un terrorista kamikaze del gruppo «Jamaat ul Ahrar» ha tentato di entrare nella chiesa cattolica di St. John, piena di fedeli per la messa, indossando un giubbotto esplosivo. Volontario del servizio di sicurezza, il giovane si è accorto del pericolo e ha abbracciato l’attentatore, impedendogli di entrare. L’esplosione l’ha ucciso, ma grazie al suo sacrifico il bilancio delle vittime non è stato grave come invece avevano progettato gli islamisti.