Il risparmio garantito alle famiglie dal calo dei prezzi dei carburanti registrato nei primi due mesi del 2015, rischia di scomparire nelle prossime settimane. Lo afferma il Codacons, commentando le elaborazioni del Centro Studi Promotor. Questo perché – spiega l’associazione – da gennaio a oggi i listini alla pompa hanno subito un sensibile incremento: per la benzina dal 23 gennaio al 23 marzo il rincaro è stato addirittura del +5,3%, pari ad un maggior esborso di circa 4,1 euro a pieno. “Se proseguirà la corsa dei prezzi, i vantaggi finora garantiti dalle basse quotazioni del petrolio e da listini alla pompa in discesa, svaniranno nell’arco di poche settimane – denuncia il Presidente Carlo Rienzi – L’Italia, complice una tassazione sui carburanti abnorme, vanta oggi il poco invidiabile record della benzina più cara d’Europa: un automobilista per un litro di verde paga circa il 24,3% in più rispetto la media Ue, con una maggiore spesa a rifornimento di circa 16 euro” – conclude Rienzi.