Sono 90 gli emendamenti, al disegno di legge n. 2994, presentati oggi dall’Anief a Montecitorio nel corso dell’audizione tenuta dal sindacato nella Sala del Mappamondo, davanti alle commissioni congiunte Cultura e Istruzione di Camera e Senato: tra le proposte presentate c’è l’accesso alla mobilità per i neo-assunti, l’assunzione immediata di tutti i docenti precari delle GaE e della seconda fascia in graduatoria d’Istituto (da trasformare in permanenti), l’immissione in ruolo di 10mila Ata su altrettanti posti vacanti e quindi la stabilizzazione di tutto il personale con 36 mesi di servizio svolto su posto vacante. Richiesto poi l’obbligo formativo sino a 18 anni, il ripristino del maestro prevalente su moduli e del docente specialista di lingua inglese in organico di diritto. Nel piano di immissioni in ruolo vanno anche inclusi tutti i docenti risultati idonei e abilitati con riserva. Espresso il no categorico alla nuova governance della scuola, con i dirigenti scolastici che verrebbero trasformati in despoti e promotori della illegittima chiamata diretta del personale. Anief ha inoltre chiesto ai parlamentari la parità di trattamento del personale di ruolo e a tempo determinato, come indicato dalla Corte di Giustizia europea, anche per l’ambito retributivo. Come va risolta con estrema celerità l’incredibile questione di migliaia ‘Quota 96’ ancora bloccati in servizio per un errore, da tutti ammesso, nella Legge Monti-Fornero. Nella delicata fase di riordino delle disposizioni normative in materia di Sistema nazionale di istruzione e formazione va, infine, resa obbligatoria la consultazione del Consiglio superiore della pubblica istruzione.