Si dia una svegliata presidente questi ragazzi meritano più rispetto dalla federazione

Sarà per il suo passato di giocatore di basket (niente di che), sarà per la sua competenza sportiva (non pervenuta ai più), non si capisce il motivo, sarà quel che sarà, ma i successi di cui si vanta il presidente di Fip Sicilia, Antonio Rescifina noi non li troviamo. E a giudicare dai risultati ottenuti dalla rappresentativa maschile al recente Trofeo delle Regioni (dodicesima) c’è da mettersi in agitazione. Batoste su batoste segno che il programma non funziona. Se questi sono i talenti siciliani che la politica sportiva di Rescifina riesce a sfornare è meglio che si metta il cuore in pace e si occupi di altro. Perché è quanto mai sgradevole leggere che la Sicilia subisca passivi così robusti da Emilia Romagna e Lombardia dopo tutti i clinic che la federazione siciliana organizza – spendendo soldi e chiamando fior di tecnici -. Se una rappresentativa regionale, che annovera il meglio del meglio degli atleti, viene sconfitta con cinquanta o sessanta punti di scarto vuol dire o che non sono stati convocati i più bravi, oppure che l’organizzazione difetta. Perché stiamo parlando di giocatori classe 2001, dunque ragazzini e non marziani scesi dal pianeta Nba. Si dia una svegliata presidente questi ragazzi meritano più rispetto dalla federazione perché rappresentano il futuro del movimento siciliano. Non basta ogni tanto, per mezz’ora, bofonchiare un argomento per essere un bravo Presidente. Sicuramente la rappresentativa siciliana avrà dato il meglio del meglio per onorare la maglia epperò i modesti risultati ottenuti ci dicono che qualcosa va cambiata. Ci sono infatti dei progetti innovativi che hanno il pregio di non riuscire a produrre niente: né idee, né discussioni, né risultati. Tutt’al più, producono posti di lavoro. E Antonio Rescifina, a dispensarli, non è secondo a nessuno. Questo se ci fermassimo alle apparenze. Andando in profondità si scopre che il presidente della Fip Sicilia non bazzica i palazzetti di provincia, non parla con le società né controlla da vicino la crescita degli arbitri. Saremmo curiosi di conoscere quante partite giovanili ha visto dal vivo e quante del campionato di C nazionale. Non si sa mai: forse ci siamo persi qualche puntata, visti i risultati? Nessuno mette in dubbio la professionalità di Rescifina. E’ solo che i risultati non gli danno del tutto ragione. Scherzi del destino.