
I 200 milioni di euro annunciati dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, da destinare ai comuni per l’ultimazione di alcune opere sono giudicati dal Codacons "una goccia nel mare". Allo stato attuale l’Italia vanta ben 692 opere incompiute, per un importo al lordo degli oneri pari a circa 3,5 miliardi di euro – denuncia l’associazione – Per il loro completamento mancano all’appello quasi 1,3 miliardi di euro. La maggioranza delle incompiute sono opere e infrastrutture sociali (62%), ma in valore si equivalgono con le infrastrutture di trasporto (39%). 343 opere non sono state concluse a causa della mancanza di fondi; 208, pari al 31% del totale per interruzioni dovute a cause tecniche, 188 (28% del totale) a causa del fallimento dell’impresa esecutrice. Un quadro deprimente – commenta il Codacons – e un enorme spreco di risorse pubbliche. Il Governo deve dare priorità assoluta al completamento dei lavori già iniziati, bloccando l’autorizzazione a qualsiasi nuova opera fino a che non saranno portati a compimento i progetti già avviati e per i quali sono stati spesi finora una valanga di soldi pubblici. Tra i casi più eclatanti di opere incompiute una indagine del Codacons Tv, il canale televisivo dell’associazione, ha portato all’attenzione quello della Vela di Calatrava a Roma, il cui costo è passato da da 65 a 608 milioni di euro e ancora necessita di fondi per essere completata, e la Nuvola di Fuksas, per la quale sono già stati stanziati 276 milioni di euro.