Fa più male la stupidità o la faziosità?

Se fossimo nei panni di Antonio Rescifina presidente di Fip Sicilia convocheremmo d’urgenza l’arbitro Francesco Micino di Cosenza e gli diremmo: “Scusi, ma lei che ha quella faccia un po’ così, chi l’ha consigliata prima di una gara di fermarsi a scambiare convenevoli, insieme con il collega Luca Paternicò di Piazza Armerina, con il papà di un giocatore (Vazzana) che dovrà di lì a poco dirigere e perché? Le sembra corretto chiedere “tutto bene a casa, i figli come stanno?” se poi dovrà essere sereno e imparziale proprio nell’incontro del figlio di quel papà? Guardi che i soldi che lei prende per andare ad arbitrare Sport è cultura Patti – Costa d’Orlando, derby delicatissimo che assegna un posto nella griglia dei play off di C nazionale, sono di tutte le società e dunque lei deve essere come la moglie di Cesare: al di sopra di ogni sospetto!”. Negli obblighi del bravo tesserato Fip è prevista la tutela dall’idiozia? Può essere considerato al di sopra di ogni sospetto l’amico di famiglia che arbitra il match del figliolo? Perché è così che lo stesso atleta Vazzana ha definito davanti a testimoni l’arbitro Micino: “è un nostro amico dai tempi della mia militanza a Cosenza, non ci trovo nulla di male se si ferma a parlare con mio padre”. Il presidente della federazione siciliana pallacanestro Rescifina trova questa affermazione dell’atleta Vazzana in linea con la deontologia di un arbitro o ne prende le distanze come farebbe qualunque persona dotata di buon senso? E così riflettendo su quanto accaduto poco prima della sfida di Patti con i due arbitri Micino e Paternicò, beccati in un angolo della strada a debita distanza dal palazzetto, a scambiare convenevoli con il papà di Pietro Vazzana, atleta calabrese militante nella Costa d’Orlando, bisogna chiedersi: ma quel presidente Rescifina, che dovrebbe chiedere chiarimenti all’arbitro Micino avrà mai visto un po’ di partite del campionato di C? Immaginiamo di no perché, ne siamo sicuri, non avrebbe fatto arbitrare Patti – Costa d’Orlando a Micino e Paternicò e oggi anche lui sarebbe stato tormentato dal dubbio: fa più male la stupidità o la faziosità? Se fossimo nei panni di Rescifina presidente di Fip Sicilia convocheremmo d’urgenza l’arbitro Francesco Micino di Cosenza e gli diremmo: “Scusi, ma lei che ha quella faccia un po’ così, chi l’ha consigliata prima di una gara di fermarsi a scambiare convenevoli, insieme con il collega Luca Paternicò di Piazza Armerina, con il papà di un giocatore (Vazzana) che dovrà di lì a poco dirigere e perché? Ma non siamo nei panni di Rescifina, assistiamo alle partite di basket, e non possiamo convocare nessuno. Meno che mai l’amico del papà di Pietro Vazzana.