"Lo sciopero del 15 aprile ha ottenuto un’adesione molto bassa. I nostri dati ci parlano di un 7,5% nelle grandi aziende della ristorazione e di un’adesione presso che nulla negli altri pubblici esercizi. Questo dato deve far riflettere: i lavoratori hanno capito molto meglio dei loro rappresentanti il momento particolarmente cruciale che il settore e l’intero Paese stanno attraversando. È quindi venuto il momento di superare vecchie logiche e vecchie modalità. Gli imprenditori sono pronti a discutere e a confrontarsi a campo aperto purché sia chiaro a tutti che il tema centrale – pre condizione a tutto – deve essere quello dell’incremento di produttività, fattore decisivo di competitività. Che non vuol dire mettere in discussione i diritti e le giuste tutele dei lavoratori".