Venerdì 17. Essere superstiziosi porta male

di Claudio Andò

Eptacaidecafobia. A molti dei lettori non dirà nulla. Cosa significa? Paura feroce del Venerdì 13. La superstizione legata a questo giorno è, però, presente solo in Italia. Nei paesi anglosassoni a portare paura è un altro il giorno: Venerdi 13. In questo giorno infatti del 1304 aveva inizio la dissoluzione dell’ordine dei templari. Ma allora perchè Venerdi 17? Il terrore scatenato dal Venerdi ha radici legate al Cristianesimo con la morte di Gesù che avviene di Venerdi. Inoltre il diluvio universale ha inizio nel giorno 17. Già però i Greci, soprattutto i seguaci di Pitagor, provavano quasi un odio verso questo numero 17, che si trovava tra due numeri, il 16 e il 18, perfetti nella loro rappresentazione di quadrilateri 4×4 e 3×6. Anche i romani in seguito a battaglie nefaste avvenute proprio in questa data,come quella di Teutoburgo,e con la conseguente distruzione delle legioni 17,18 e 19, considerarono questi numeri infausti, non attribuendoli più a nessuna legione. Inoltre l’anagramma di VIXI(ho vissuto, sono morto quindi) che era scritto in tutte le tombe, è proprio XVII, ovvero il numero romano 17. Arriviamo poi ai giorni nostri. Nella smorfia napoletana, il numero 17 è sinonimo di disgrazia ed evento infausto ed è indicato con il simbolo dell’impiccato. E’ normale essere superstiziosi nel 2015? In chi lo è, si instaura il classico “non è vero ma ci credo” che in fondo ha una sua logica: magari non funziona, ma evitare un certo comportamento spesso non costa niente quindi è meglio stare sul sicuro. Ma prendendo in prestito il titolo di una conferenza organizzata dal CICAP, che si terrà stasera a Torino, ricordiamo: essere superstiziosi porta male.