In piazza per chiedere la stabilizzazione dopo 20 anni di precariato nei servizi pubblici. In seimila hanno preso parte alle due manifestazioni – una ad Agrigento e l’altra a Messina – dello sciopero generale proclamato da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl per l’intera giornata di oggi. A protestare i lavoratori contrattualizzati a termine e del bacino Lsu presso gli Enti Locali, le strutture del Comparto Sanità, dei dipartimenti regionali della Protezione Civile, dell’Acqua e Rifiuti e dell’Ambiente, e di tutti gli altri Enti regionali e territoriali utilizzatori, raggiungendo in corteo le Prefetture delle due città. “Ai prefetti – dicono i segretari generali Michele Palazzotto (Fp Cgil), Gigi Caracausi (Cisl Fp) e Enzo Tango (Uil Fpl)- abbiamo chiesto di farsi portavoce presso il governo nazionale per chiudere definitivamente la pagina del precariato con la definitiva stabilizzazione dei lavoratori, creando apposite deroghe sia al blocco delle assunzioni che ai limiti imposti al patto di stabilità. Alla Regione chiediamo invece di confermare la spesa storica dei Comuni mantenendone le risorse. La pubblica amministrazione siciliana si regge ormai da anni per buona parte sui precari, girarsi dall’altra parte non può essere la soluzione”.