Un popolo di analfabeti di ritorno. Così ci potremmo definire, stando ai risultati dell’indagine promossa dall’OCSE sulle competenze alfabetiche e matematiche delle persone tra 15 e 65 anni, in 24 paesi nel mondo. Siamo ultimi per quelle alfabetiche e penultimi in quelle matematiche. Insomma non siamo in grado di accedere, utilizzare, interpretare e comunicare le informazioni numeriche nè sappiamo comprendere, valutare e usare testi scritti per sviluppare conoscenze e potenzialità. In questo contesto si inserisce la riforma per la "Buona scuola". Il titolo lascia perplessi. Vuol dire che se si è contrari si è per la "Cattiva scuola"? E, soprattutto, quali sono i programmi per superare il gap rilevato dal’OCSE? L’analisi del testo del disegno di legge va approfondita. Torneremo sull’argomento.
Primo Mastrantoni, segretario Aduc