Dalla rivolta garibaldina del 1860, passando per le due Guerre mondiali, a Che Guevara e ai desaparecidos della dittatura del generale Videla, due secoli di storia raccontati attraverso le vicende biografiche della famiglia Mortillaro: si intitola proprio “Da Garibaldi a Che Guevara. Storie della mia famiglia” il libro di Beatrice Mortillaro edito da Navarra Editore che sarà al centro dell’incontro di venerdì 29 alle ore 18 al Feltrinelli Point Messina. Dialogheranno con l’autrice il prof. Daniele Pompejano, docente di Storia latino-americana all’Università di Messina, il prof. Giovanni Raffaele, docente di Storia moderna all’Università di Messina, e il giornalista della Gazzetta del Sud Vincenzo Bonaventura. Storia della famiglia siciliana Mortillaro, molto nota a Palermo per un passato imprenditoriale di successo nelle aziende dei Florio e per la vicinanza con autorevoli intellettuali, fra cui il filosofo Giovanni Gentile. Alla fine dell’Ottocento, alcuni membri della famiglia emigrarono in Argentina diventando attivi sostenitori delle lotte per la democrazia ed ebbero modo di conoscere i protagonisti della tormentata storia sudamericana, fra cui Che Guevara. Beatrice Mortillaro ricostruisce i momenti della rivolta garibaldina della Gancia nell’aprile 1860, che vide protagonisti i suoi avi, l’orrore del secondo conflitto mondiale e l’uscita dal tunnel della guerra e va poi alla ricerca dei parenti argentini: la loro vita e l’indagine sulla tragica vicenda di uno di loro, desaparecido durante la dittatura di Videla, conquista il lettore attraverso le testimonianze appassionate dei parenti ancora rimasti in Argentina e a Cuba.Una storia vera, un avvincente susseguirsi di vicende storiche e personaggi leggendari, magistralmente intrecciati e raccontati, con passione e ritmo, dall’autrice, esponente del ramo della famiglia rimasto in Sicilia, ormai anziana signora ed essa stessa protagonista di lotte sociali, soprattutto di quelle femministe degli anni Settanta.
Beatrice Mortillaro Salatiello è nata a Palermo, dove vive. Ha lavorato presso il reparto di Neuropsichiatria infantile del Policlinico nel ruolo di terapista familiare, con formazione prevalentemente psicanalitica, specializzandosi presso l’Università La Sapienza di Roma. È stata impegnata politicamente in campo femminista. Componente dell’Ass. nazionale dell’UDI e della rivista Noi donne. Ha fatto parte della Società italiana delle storiche diretta da Annarita Buttafuoco. La Facoltà di Lettere e filosofia di Palermo ha pubblicato una sua ricerca sulle donne iscritte alla Facoltà di lettere ai primi del Novecento e sul loro impegno emancipazionista.