Sono catanesi, ma vivono tra l’Etna, Mosca e Londra. E nella loro musica trasferiscono emozioni, esperienze e timbriche che hanno assimilato dal confronto con musicisti di differenti culture e formazioni.
Sono Davide Oliveri, Fabio Costantino e Vincenzo Virgillito. Insieme sono gli UBE, che è l’acronimo di Unfired But Exploded (non acceso ma esploso), e si esibiranno con un concerto di musica elettronica per il Festival I ART, a cura dell’associazione ZO, dal titolo “Rizòmata Project”. L’appuntamento è mercoledì 17 giugno a Catania (Centro ZO), il 18 a Palermo (Teatro Jolly), il 19 sull’isola di Favignana (Piazza Europa). I concerti cominciano tutti alle 21 e l’ingresso è gratuito, fino a esaurimento posti.
Rizomata è un vero crossover di generi musicali e di strumenti dove i tre musicisti, riunitisi per caso dopo una jam session a Catania, fondono le proprie esperienze: Davide Oliveri è batterista degli Uzeda e vive a Catania, Fabio Costantino è chitarrista jazz e vive a Mosca (città cosmopolita dove la cultura orientale incontra e convive con quella occidentale), e Vincenzo Virgillito, bassista che vive a Londra e spazia tra il jazz e collaborazioni con Mario Venuti e Carmen Consoli. “Rizòmata Project” di UBE è un progetto di forte contaminazione timbrica che nasce da un’urgenza viscerale e preconcettuale di riappropriazione delle proprie origini. Rizomata, infatti, sono in greco le “radici”. E quelle della Sicilia, per UBE sono gli elementi primordiali che il filosofo Empedocle aveva individuato in quattro "sostanze", non nate ed eternamente uguali, indicate all’origine di ogni cosa: fuoco (πũρ), aria (αỉθήρ), terra (γαῖα), acqua(ὕδωρ). Tutte insieme rappresentano l’essenza e l’energia del vulcano Etna.
Il concerto degli UBE fa parte del Festival I ART, il grande contenitore di eventi multidisciplinari incluso nell’omonimo progetto comunitario, ideato e diretto da I World e con il Comune di Catania ente capofila. Ingresso gratuito, con ticket al botteghino, fino a esaurimento posti.