Stop dei benzinai in autostrada il 24 e 25 giugno prossimi. La serrata scatterà alle 22 di martedì 23 fino alla stessa ora del 25 ed è stata proclamata da Anisa Confcommercio, Faib Confesercenti e Fegica Cisl. "La decisione – si legge in una nota congiunta delle tre Federazioni – è conseguenza diretta ed inevitabile dello strappo operato dai concessionari che, in pendenza di una decisione definitiva del TAR -al quale proprio in questi giorni il MIT deve consegnare i piani di ristrutturazione della rete- sulla legittimità degli Atti di indirizzo governativi e soprattutto con un tavolo di concertazione avviato dai Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti e dello sviluppo economico, hanno inteso unilateralmente avviare le procedure di gara pubblicando i bandi. Bandi di gara costruiti secondo schemi che contrastano direttamente con le norme vigenti e conservano privilegi e lucrose rendite di posizione – in termini di pedaggi e royalty – che in questi anni hanno prodotto un decadimento verticale della qualità del pubblico servizio offerto all’utenza oltreché un livello di prezzi dei carburanti e del servizio di ristorazione più alti d’Europa ad evidente danno dei consumatori e dei gestori stessi". "Tuttavia – prosegue la nota sindacale – è bene rimarcare anche le colpevoli responsabilità del Mit e del Mise che proprio non riescono a liberare la loro azione dalle pressioni paralizzanti di operatori potenti come sono i concessionari autostradali stessi, ma anche le compagnie petrolifere ed i marchi della ristorazione". "Per queste ragioni – conclude il comunicato di Faib, Fegica e Anisa – oltre ad confermare l’intenzione di impugnare presso il TAR tutti i bandi di gara pubblicati, hanno già provveduto ad inviare un telegramma urgente ai Ministri competenti teso ad utilizzare le proprie competenze in ordine alla sorveglianza per l’attuazione delle concessioni pubbliche in autostrada allo scopo di interrompere immediatamente le procedure di gara e riconvocare immediatamente il tavolo di concertazione, il cui avvio aveva consentito la sospensione dello sciopero già proclamato per il 5 e 6 maggio scorsi".