"Non abbiamo fatto in tempo a riporre gli striscioni del Roma Pride e già le cronache hanno ripreso ad aggiornare l’elenco delle aggressioni": Flavio Romani, presidente di Arcigay, interviene sulla notizia del turista olandese vittima di un’aggressione omofobica a Catania. "L’episodio del turista costretto a barricarsi in hotel perché nel mirino di una banda di balordi omofobi ha del raccapricciante e necessita l’intervento urgente e risoluto delle istituzioni. Non parliamo tra l’altro di un caso isolato: già domenica, a poche ore dalla conclusione del corteo LGBT nella Capitale, due giovanissimi attivisti, con indosso la maglietta del Pride, sono diventati bersaglio di un altro gruppo di violenti omofobi. E all’elenco aggiungiamo anche la grave aggressione subita sempre domenica a Firenze da un gruppo di ragazze e ragazzi delle Rete degli studenti medi, insultati e feriti da fanatici neofascisti al grido di "sporchi rossi". A tutte queste persone, vittime dell’ignoranza a cui in questo paese non si pone rimedio, trasmettiamo innanzitutto la nostra piena solidarietà. Ma, assieme alla vicinanza, non possiamo non esprimere l’allarme e l’amarezza per un Governo e un Parlamento che non riescono in Italia a produrre un ragionamento, e di conseguenza leggi efficaci, sulle parole e sui crimini d’odio. Non ci stancheremo mai di dirlo: la latitanza dello Stato su questi temi pesa come una colpevole complicità, perciò per noi è lo Stato ad avere armato in tutti questi episodi la mano dei balordi", conclude Romani.