Nella scuola continua la manfrina dei posti liberi, con l’amministrazione che continua a non dichiararli tali per evitare che vengano assunti molti più precari. Il dato emerge a seguito dalla pubblicazione dei trasferimenti del personale di ruolo, avvenuta oggi: secondo il sindacato Flc-Cgil, al termine dello spostamento della sede di servizio di decine di migliaia di docenti di ruolo, i posti liberi per le assunzioni in ruolo “per la scuola secondaria di II grado, sono 12.578”: di cui 8.848 posti comuni e 3.730 di sostegno. Considerando anche la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado, i posti vacanti risultano in tutto 29.187, a cui si aggiungono 17.500 per il sostegno agli alunni disabili.
Anief non ci sta. Perché il Miur continua a dichiarare la metà dei posti realmente vacanti? Il sindacato conferma che siamo di fronte ad una censura vergognosa, ad uno scandalo, che porterà al più grande dei contenziosi della storia della Repubblica. Viene da chiedersi, in particolare, come si fa a dire che i posti di insegnanti specializzati nella didattica agli alunni disabili certificati sono così ridotti. Se quest’anno abbiamo chiamato 38.000 supplenti di sostegno, al netto dei posti in deroga attivati, e stabilizziamo soltanto 8.000 persone, che fine hanno fatto gli altri? Per non parlare di quelli da aggiungere per via dell’aumento del numero degli alunni disabili in vista del prossimo anno scolastico.
“Dove sono finiti i posti di sostegno?”, chiede Marcello Pacifico, presidente Anief, segretario organizzativo Confedir e confederale Cisal. “L’organico di diritto va prodotto in modo corretto e trasparente. Invece, ancora una volta il Miur sbaglia i dati. Ma Anief non starà a guardare e impugna il decreto sugli organici per l’anno scolastico 2015/16”
“Porteremo il Miur in tribunale, che continua a ignorare la direttiva europea 70/1999 e la sentenza della Corte di Giustizia europea sui posti vacanti e sulle assunzioni di tutto il personale che ha svolto più di 36 mesi di servizio. Non è possibile che vi siano nelle superiori solo 12.500 posti vacanti ed evitare un serio censimento nazionale. Bisogna finirla di prendere in giro lavoratori della scuola, gli studenti e le rispettive famiglie. In particolare – conclude Pacifico – quelle già segnate dalla presenza di un giovane che secondo le commissioni mediche dello Stato necessita del sostegno scolastico”.