IMMIGRAZIONE, ARCIGAY ADERISCE APPELLO FERMIAMO LA STRAGE SUBITO

Arcigay aderisce alla manifestazione “Fermiamo la strage subito” convocata per domani a Roma, condividendone l’appello e le priorità di intervento. “Le scene disumane e ricorrenti che descrivono la barriera che i Paesi Ue erigono per respingere gli uomini e le donne in fuga attraverso il Mediterraneo interpellano tutti e tutte” dichiara Flavio Romani, presidente di Arcigay. “Viviamo giorni in cui è indispensabile rimettere al centro la questione dei diritti: umani, civili e sociali. E occorre farlo illuminati dal principio che laddove il diritto non abbia una dimensione universale diventa privilegio, cioè un attributo arbitrario che un gruppo si assegna alle spese di un altro gruppo. Proprio questo succede lungo i confini dell’Europa: le strategie che i Paesi Ue mettono in atto davanti a un’emergenza umanitaria che ormai si protrae da mesi nella polveriera del Mediterraneo, mostrano con tutta evidenza la loro totale inefficacia e spostano pericolosamente l’attenzione dalla tutela delle vite alla solidità dei confini. La dignità del popolo migrante ci riguarda, così come ci riguardano le cause che lo spingono alla fuga dalle proprie terre: la povertà, la guerra, le apartheid e i conflitti sociali di cui non si parla, non ultimo quello di origine omotransfobica. Il riconoscimento di diritti e prima ancora la creazione delle condizioni affinché quelle persone possano esercitare i propri diritti, sono il punto su cui l’Italia non può e non deve arretrare e sul quale deve spendersi nelle sedi internazionali. C’è solo una piazza domani per parlare di un Paese migliore ed è quella che si riunisce ai piedi del Colosseo per insorgere contro quello che è un vero e proprio massacro. Chi non coglie questa urgenza e nella giornata mondiale del rifugiato convoca altre piazze, tentando di aizzare istinti conflittuali e sommando all’intolleranza nuova intolleranza, ci dimostra tristemente di essere parte del problema”, conclude Romani.