Decreto scuola: Genitori, Assente la norma per il consenso informato su azioni educative

“Le associazioni di genitori AGE, FAES e MOIGE reputano inadeguato l’articolo 15 del maxiemendamento sulla scuola, che crea una disparità di azioni contro la violenza, distinguendo le violenze in quelle di serie A, che vengono enunciate con riferimento normativo, e quelle di serie B non enunciate, dimenticando così di affrontarle tutte in egual misura. È importante nel provvedimento formalizzare tutte le forme di violenza, tutte ugualmente inaccettabili, ricordando anche le numerose violenze contro la religione, razza, etnia, disabilità, non adeguatamente definite. Nel testo dell’emendamento purtroppo figurano ancora riferimenti normativi che invece spingono solo per un tipo di violenza, derubricando di fatto le altre. Chiediamo immediata eliminazione dei riferimenti normativi, che creano solo disparità nel definire i termini della violenza, che a nostro avviso è sempre grave e biasimevole, senza se e senza ma.

Altro punto sul maxiemendamento dove si omette, in spregio al dettato costituzionale che pone i genitori al vertice del compito educativo, la questione del consenso informato sulle attività scolastiche che coinvolgono gli affetti, l’etica e la sessualità. Una mancanza inammissibile, soprattutto perché riguarda questioni educative che hanno implicazioni di natura relazionale, etica e affettiva nello sviluppo dei nostri figli. Così facendo il Governo viene meno ai patti di corresponsabilità educativa, stretti in più occasioni con le famiglie italiane, e compie un passo indietro nel percorso di costruzione della vera “buona” scuola”. La nota delle associazioni di genitori AGE, FAES e MOIGE, che aderiscono al tavolo di consultazione permanente Ministero-genitori denominato FoNAGS.