di Roberto Gugliotta
Ammetto di aver provato un senso di stordimento nel leggere le veline dell’ufficio immagine del Sindaco Accorinti sui due anni rivoluzionari che i messinesi avrebbero vissuto grazie alla sua Amministrazione. La politica dal basso dichiara che tutte le notizie riguardanti la spazzatura, il verde pubblico, l’abusivismo, il sacco edilizio, il traffico ecc. diffuse in questi mesi sono assolutamente fantasiose e comunque destituite di ogni fondamento. Non si fa cenno ai giornali né alle tv. La macchina propagandistica del Sindaco elude (delude anche). Difatti: Messina è in stato d’assedio: se proprio dobbiamo spendere una parola in merito per citare un nostro affezionato lettore “la città è ridotta ai minimi termini dal punto di vista igenico. A parte i ratti, vedo un proliferare di blatte d’assalto, di cui non avevo memoria”. Non a caso, nelle settimane scorse, la gioia dei cittadini è stata contagiosa a Palazzo Zanca e qualcuno ha consigliato al sindaco degli ultimi ma benedetto dal Sistema, la scorta. Siamo alle solite, quando cala la popolarità arrivano in soccorso i cosiddetti tutori dell’ordine: non se ne avvertiva la mancanza in modo lancinante. Quando Accorinti è entrato al Comune da vincitore aveva un sogno, da tempo. Vedere le strade occupate da anziani, donne e bambini. Ma è un discorso lungo. Quando le persone perbene vengono allontanate dai luoghi in cui si decide significa che qualcosa o molto non funziona più. Che il meccanismo della rivoluzione dal basso s’è trasformato in altro, che le sue bugie sono sempre più inaccettabili. Chiudo con una riflessione di un’altra lettrice che vive nella zona Nord della città: “Mi chiedo a cosa serva continuare a sottolineare come da anni si sia trascurata la nostra città … Vi garantisco però, come residente della zona da circa 20 anni, che il degrado attuale è allarmante. Ci si appella alla attuale amministrazione per competenza e perché il programma di tutela del territorio, il verde pubblico, il turismo quale vocazione naturale della nostra terra sono stati gli argomenti principali a supporto dell’auspicato cambiamento. Cambiamento che non è avvenuto… La città sta sprofondando e noi assistiamo a un declino che sembra irreversibile… Abbiamo sognato una città dove poter circolare in bicicletta, una città con aiuole fiorite e spazi curati…. siamo sommersi dalla spazzatura che non ci consente neanche di poter fare una passeggiata senza rischiare sgradevoli incontri. Amo la mia città e sono profondamente dispiaciuta di dover rinunciare alla mia consueta passeggiata intorno ai laghi”. Come tanti cittadini.