Viaggio nel mondo della seduzione: Saida, il red carpet è stato già srotolato

Bella ragazza, dai colori profondi vai, facci sognare. Dopo aver conosciuto Saida ci chiediamo: Top model, chi era costei? La domanda è legittima se si considera che, come le mezze stagioni, i valori della famiglia e i bei tempi andati, le supertop non ci sono più e il mondo orfano piange la loro assenza. Si sono estinte come i dinosauri? Di più: sono state spazzate via dal conformismo del politically correct che non tollera più i capricci da diva e le sfuriate a scena aperta ma impone di convertirsi a una giusta causa, meglio se umanitaria (che fa tanto buoni) meglio se disperata (che fa tanto trendy). Come le ambasciate di buona volontà, la ricerca sull’Aids e le missioni umanitarie in difesa dei paesi poveri. Saida è diversa dalle veline estive. Solare riflessiva, con tanti amici e le piace tanto ridere e divertirsi. Saida ama la natura e gli animali, in particolare i cavalli, e per questo spera un giorno di poter aprire un maneggio, soprattutto un maneggio su misura per persone con handicap. “Ho iniziato a fare la modella un po’ per gioco e un po’ per alleviare la timidezza che mi affliggeva, adesso dopo cinque anni non sono più così timida ma mi diverto ancora molto perché ho scoperto che in questo mondo al contrario di quello che si pensa, è molto facile fare amicizia. Uno dei miei hobby è partecipare attivamente alle attività del gruppo folk del mio paese, perché credo che le tradizioni della nostra terra vadano tenute in vita il più possibile. Non si può considerarlo un hobby ma adoro i bambini e infatti tutte le estati faccio la Babysitter per i miei numerosi cuginetti. Per me la famiglia è molto importante e fortunatamente faccio parte di una famiglia grande e unita”. Supertop, dove siete finite? Il mondo intero rimpiange gli anni Ottanta delle mannequin che erano diventate icone della bellezza moderna, divinità eretiche per i sogni proibiti degli uomini (che si estasiavano davanti ai loro calendari) e delle donne (che si estasiavano davanti ai loro amanti). Erano raffinate e coatte insieme, ingenue e ingannatrici, algide e passionali. Davano un’anima ai vestiti di alta moda, che gli stilisti chiamano creazioni, i critici tentazioni e i profani dannazioni (fosse solo per il prezzo). Saida è una donna mediterranea con curve e ricami. Nulla a che vedere con le scheletriche porta abiti. Saida sta alle veline come l’amatriciana al sushi: più genuine, più artistica e più democratica, perché la bellezza può anche non essere democratica ma l’erotismo sì e pure i capricci e le malefatte. Le top model sono diventate umane: non ci sono più. Le modelle come Saida sono ragazze della porta accanto con una tara genealogica: non vogliono spogliarsi per conquistare ma conquistare per spogliarsi. Fra poco spariranno anche loro. Saranno rimpiazzate dalla modella tecnologica “virtuale” perfetta. Che si spoglierà ma non sarà dannata. Che sarà single ma non giocherà mai alla conquista. Che si concederà ma sarà sempre casta. E che a ogni disastro naturale ci inviterà a donare un euro – solo un euro – attraverso un sms. Intanto teniamoci stretto il certo: Saida la bellezza mediterranea che vuol fare l’attrice. Il red carpet è stato già srotolato: vai, facci sognare

Saida hai un volto molto espressivo: è quello che fa innamorare i fotografi?
Siccome mi considero una persona modesta, la mia prima risposta sarebbe che non è così, posso però dirti che chi mi sta vicino mi dice sempre che ho degli occhi molto belli (li ho presi dal mio papà) e sicuramente i miei capelli particolari danno nell’occhio

Come sei arrivata in passarella?
Non avevo mai pensato di partecipare a una sfilata, poi un giorno mia sorella mi ha iscritto ad un concorso per miss autunno. All’inizio mi sono arrabbiata poi però ho partecipato per non dare un dispiacere a mia sorella e ho scoperto che era diverso da quello che pensavo e sono anche arrivata seconda.

Entrare in questo mondo è come andare sulle montagne russe?
Per me si, ho una sorta di amore-odio per questo mondo, quando mi iscrivo ai concorsi o prima di una sfilata, l’agitazione mi fa quasi pentire di essere lì, poi quando arrivo in passerella mi accorgo di quanto mi piaccia stare lì.

Pregi e difetti?
Inizio con la mia parte peggiore, sono lunatica, permalosa, indecisa, e a chi non mi conosce posso dare l’impressione di essere un po’ oca. In compenso sono molto generosa, allegra, premurosa e altruista.

La tua love story?
Mi avvalgo della facoltà di non rispondere.

La vita è sempre una soap opera?
Non direi, nelle soap opera alla fine la protagonista ottiene quello che vuole, nella vita reale quasi mai le cose vanno come vorresti.

Vedo non vedo: quanto nudo c’è in fotografia?
A parere mio ce n’è sempre troppo, la donna troppo spesso viene presentata come un oggetto sessuale.

Ti vedremmo bene come prossima ragazza immagine di Guess: è volare alto o pensi di essere competitiva?
Dato che non pensavo neanche di salire in una passerella, mi ci potrei anche impegnare.

Il “mi piace” che non ti piace: ovvero quando per te un complimento è troppo pesante?
Sono un po’ all’antica, mi piacciono i gentiluomini, perciò vuol dire che mi piacciono i complimenti eleganti.

Saida il segreto in cassaforte?
In realtà ho sempre sognato di diventare un’attrice un giorno, ma non lo dico mai a nessuno.

Svelaci l’estate nella tua isola…
Cosa posso fare? Abbiamo le spiagge più belle di tutto il mondo, non posso fare altro che crogiolarmi al sole e godermi il nostro bellissimo mare.