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“Sono circa 600 i trasferimenti a vantaggio delle cliniche private, nel primo semestre 2015, su 15200 accessi all’ospedale Piemonte. Questo dato è incontrovertibile, a prescindere che il presidio passi in gestione al centro Neurolesi Bonino Pulejo o all’Asp di Messina. Gli interventi politici che si pregiano di ricercare il bene collettivo non faranno rinascere il Pronto Soccorso né riporteranno le specialistiche mancanti, qualcuna scippata nel lontano 2009 dal Papardo. Sotto la guida dell’Asp, gli 8657 codici verdi (solo fino allo scorso maggio) e i 19657 del 2014 (su 28mila accessi) potevano essere smaltiti da un efficiente Pta, una conversione produttiva per il nosocomio Piemonte che rientrerebbe nella riforma sanitaria dell’ex assessore Russo”. Secondo la Fsi Messina con il suo segretario territoriale, Giovanni Micali, questo è il metodo per rendere fruibile la proposta del presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, affidando il Piemonte all’Asp