Giochi, Pdl pubblicità: nei 2 articoli proposto il divieto totale e sanzioni fino a 500 mila euro

Una proposta di legge di soli 2 articoli, che dispone il divieto della pubblicità di “giochi con vincite di denaro, offerti in reti di raccolta, sia fisiche sia online”, in modo analogo con quanto si è già fatto con il tabacco. A presentarla alla Camera dei deputati è stato il primo firmatario, onorevole Lorenzo Basso, assieme ad altri colleghi di altre forze politiche, e una fitta schiera di associazioni della società civile. Il testo prevede anche sanzioni per chi viola il divieto, che vanno da 50mila a 500mila euro. “La sanzione è irrogata al soggetto che commissione la comunicazione commerciale – si legge nel testo – la pubblicità, la sponsorizzazione o la promozione, al soggetto che la effettua, nonché al proprietario del mezzo con il quale esse sono diffuse”. Sono già 200 i parlamentari che hanno sottoscritto la proposta. “Contiamo di raccogliere altre adesioni, per avere massa critica e riuscire a calendarizzare la proposta”, ha spiegato Basso. La proposta nasce all’interno dell’intergruppo parlamentare che si è formato in occasione dell’esame dell’articolo 14 della delega fiscale, finito poi su un binario morto. Perché si è partiti dalla pubblicità? “Come sapete dopo 20 anni in cui si è liberalizzato molto – spiega Basso – si sono provocati molti danni sul tessuto sociale. Tutte le iniziative per arginare la diffusione del gioco vengono bloccate dalla mancanza di coperture finanziarie. Noi aspettiamo ancora una proposta di legge complessiva, che regolamenti il settore. Nel frattempo però non ci possiamo fermare: dobbiamo andare avanti per piccoli passi. La pubblicità è è quella che genera la richiesta e lo stimolo a giocare, dunque è un capitolo importante. Inoltre togliere la pubblicità significa anche togliere un vincolo sui media, che spesso sono influenzati dal mercato pubblicitario”. Sul tema c’è un’ampia convergenza di forze politiche: l’iniziativa non ha un “colore” preciso. Si tratta del primo dei 4 obiettivi che si poneva l’appello delle associazioni contrarie al gioco d’azzardo. Gli altri 3 obiettivi sono: una moratoria sui nuovi giochi, il riconoscimento della potestà di Comuni e Regioni, l’esplicita responsabilità pubblica nelle terapie per la cura delle patologie da gioco d’azzardo.
Molti gli interventi delle associazioni, che da tempo chiedono un intervento del legislatore. “Proibire la pubblicità ha due implicazioni – ha detto Maurizio Fiasco della consulta nazionale antiusura – Colpisce un aspetto centrale del gioco, cioè il condizionamento operante, che vuol dire una influenza che aiuta a formarsi una idea di un oggetto. In secondo luogo apre la porta alla responsabilità civile di chi offre la possibilità di giocare, cosa che oggi con il sistema dei concessionari non c’è”. Forte l’apello al partito di maggioranza, il Pd, a fare pressione perché entri in campo il governo.