La nuova stagione agonistica 2015/2016 da oggi con i raduni di tantissime squadre siciliane muove i suoi primi passi. Un ruolo determinante nello svolgimento di in un campionato ricade sulla categoria arbitrale. Categoria croce e delizia di tutti gli sport ma sempre sotto torchio nella pallacanestro. Chi si arroga il diritto di voler continuare a gestire gli arbitri, parole del presidente Petrucci, deve però garantire uno standard qualitativo della categoria buono. Alle società che affrontano i campionati non interessano le beghe politiche provinciali bensì che le gare siano dirette in maniera accettabili. Molte sono le preoccupazioni che gli allenatori siciliani delle squadre di serie C e di serie D hanno e che incombono aggravate dal comunicato ufficiale del comitato regionale sicilia con il quale sono state rese pubbliche le liste arbitrali. I dubbi che assalgono gli allenatori sono molteplici tra i quali, Chi ha formato le liste se tutti gli istruttori regionali sono stati messi alla porta? Chi formerà e seguirà questi arbitri prima dell’inizio del campionato se a oggi non si conoscono i sostituti degli istruttori regionali arbitri? Vorremmo solo un po’ di chiarezza e trasparenza per capire come vengono gestiti i soldi che le società versano puntualmente alla federazione regionale per le tasse gare che dovrebbe garantire l’equità del campionato. Non ci interessa se i prossimi istruttori siano di Bagheria, di Priolo, di Messina, di Ragusa o di Agrigento, alle società interessa solo la competenza e le capacità gestionali e no questa confusione che regna nel settore arbitrale siciliano e che a dire di molti non vedrà i futuri istruttori presenti ai raduni nazionali o come pare addirittura a due istruttori regionali già convocati da Roma e con il biglietto aereo già staccato gli è stato revocato l’incarico per volere della Comitato regionale Sicilia. La speranza è l’ultima a morire e con l’auspicio di non morire disperata ci auguriamo che questi ragazzi chiamati a dirigere i campionati non siano abbandonati a se stessi e senza neanche la cena dopo la partita.
Lettera firmata