Costante è l’azione di controllo economico del territorio condotta dalla Guardia di Finanza di Biella che, nel caso specifico, ha intensificato l’azione di contrasto al lavoro “nero” e irregolare. L’estate, si sa, è un periodo particolarmente delicato perché sempre più di frequente si fa ricorso a impieghi temporanei, senza alcun riscontro di tipo contributivo e previdenziale, solo in occasione di date di particolare richiamo o nei fine settimana. I militari del Nucleo Mobile della Compagnia alla sede hanno quindi passato al setaccio molteplici attività commerciali, controllando la posizione di decine di lavoratori, sette dei quali sono stati trovati ad esercitare le mansioni completamente in “nero”. Sono tuttora in corso ulteriori accertamenti volti ad approfondire la posizione di altri lavoratori. Ai titolari degli esercizi commerciali, quasi tutti operanti nel settore della somministrazione di cibi e bevande, è stata contestata la mancata comunicazione dell’attivazione del buono lavoro (i cosiddetti voucher) tramite i canali preposti, prima dell’inizio dell’attività lavorativa, che comporta il pagamento di una “salata” sanzione (pari ad € 3.900 maggiorata di € 65 per ogni giorno di lavoro). La gravità delle conseguenze economiche e sociali che l’impiego di lavoratori in nero e irregolari comporta, induce i Finanzieri biellesi a porre in essere controlli mirati, in maniera tale da mantenere alta l’azione di contrasto al fenomeno. Infatti, lo sfruttamento dei lavoratori, oltre a ledere i diritti di questi ultimi, che vengono sottopagati e impiegati senza alcuna tutela assistenziale e previdenziale, crea una concorrenza sleale a danno delle attività commerciali che operano correttamente.