di Emilio Fragale
Sto viaggiando. Ho "preso" un volo delle 13:55 Catania – Bergamo. Sono comodamente seduto nel posto 32/D. Avrei dovuto occupare il 32/C … ma non ho voluto importunare un anziano premuratosi di stare accanto al finestrino. Sorrido. Esperienza esilarante. Infatti, dopo aver imbarcato tutti i passeggeri, gli assistenti di volo ne hanno "scovato" uno in più. Una gentile signora che contendeva ad altra gentile signora lo stesso posto, ha dovuto amaramente constatare (nel confronto tra titoli di viaggio) che aveva prenotato il volo del giorno prima. Nonostante, il "tifo" per la signora, distratta ma in buona fede, non vi è stato nulla da fare. Inutilmente invocando il rimedio del "pago la differenza" …è stata costretta a scendere. Il ritardo è stato – comunque – contenuto a circa venti minuti. Mi sono testimoni 196 viaggiatori (33 file x a.b.c. da un lato e f.d.e. dall’altro). A questi sarebbero da aggiungere comandante, vice e assistenti di volo. I posti liberi, alla fine sono risultati solo due. Quello della signora, che prima di essere costretta a scendere si era – frattanto – seduta – in poltrona libera e … quello accanto al mio … il numero 32/E. Peccato, se le avessi fatto "simpatia" sarebbe giunta a destinazione perché non se ne sarebbe accorto nessuno. Poltrone girevoli.
La domanda è … come cavolo ha superato ben quattro controlli di biglietti, carte di imbarco e documenti di identità? Ah … la signora era in buona fede a tal punto da sostenere di aver pagato una integrazione (credo di aver sentito di 55 euro … Sic!) per il bagaglio stivato … Quando si parla di sicurezza!
P.s.: scrivo nel tablet … in modalità aereo. Sono già pronto per un compiaciuto "invio". Se riesco a inoltrare appena tocco terra … si ha la prova provata della buona fede della distratta gentile signora. Altrimenti … ultimo sicuro sorriso.