Religione e violenza

"Quello è giusto", cosi un giovane musulmano, cittadino italiano (padre tunisino, madre italiana) ha commentato la strage di Charlie Hebdo (gennaio scorso) durante una intervista televisiva. La polizia lo ha arrestato. Siamo a distanza siderale da queste affermazioni. Conversando con alcune persone, nei giorni successivi al massacro, si sentivano affermazioni del genere "certo che se la sono andata a cercare", riferendosi ai redattori di Charlie Hebdo. Il Papa Francesco nel suo viaggio nelle Filippine (gennaio scorso), in una conversazione con i giornalisti ha detto che chi "dice una parolaccia contro la mia mamma, si aspetti un pugno. Ma è normale! Perché non si può provocare, insultare, ridicolizzare, la fede degli altri". Ora, se il capo della Chiesa Cattolica, il Papa, promuove il pugno, cosa ci si può aspettare da un fedele cattolico quando sente ridicolizzare la propria religione?
Noi preferiamo Voltaire.

Primo Mastrantoni, segretario Aduc