Accoglienza, ascolto e presa in carico. Questi i temi che hanno caratterizzato la seconda edizione annuale del corso di formazione per volontari della Caritas Diocesana di Catania che si è svolto al Museo Diocesano: tre le giornate formative dedicate, più di 100 gli ‘aspiranti’ volontari. Ogni incontro è stato introdotto da una riflessione sulla Parola di Dio a cura del Direttore della Caritas, don Piero Galvano.
Nella prima giornata di formazione, la Dott.ssa Paola Fecarotta, psicologa e psicoterapeuta ha affrontato il tema de “Il contatto nell’accoglienza”, quale esperienza fondamentale per superare la paura del ‘diverso’ e la diffidenza verso chi è straniero, nella consapevolezza che dietro ogni povero, ogni migrante che bussa alla porta della Caritas, c’è sempre un essere umano con il suo carico di sofferenza e disperazione che merita di essere accolto e ascoltato.
Nella seconda giornata di formazione è stato trattato il tema della “Dinamica di ascolto e relazione di aiuto” a cura del diacono Gino Licitra, responsabile del Centro di Ascolto Diocesano e del Dott. Giuseppe Ternullo, responsabile del servizio Microcredito in Caritas. Ascolto che diviene prerogativa essenziale per la comprensione e la risoluzione di diverse problematiche e che si realizza nel colloquio attraverso dei passaggi fondamentali: accoglienza, analisi del problema, proposte, registrazione, verifica e saluto. Step necessari attraverso i quali è possibile realizzare un progetto di rinascita e di speranza verso coloro che si presentano ogni giorno ai Centri di Ascolto.
L’ultima giornata di formazione, invece, è stata dedicata alla “Presa in carico nella Caritas”, tematica esposta dalla Dott.ssa Valentina Calì, responsabile del Centro di Ascolto dell’Help Center ed assistente sociale in Caritas. Per presa in carico si intende un processo in cui un operatore sociale o un volontario, a fronte di una domanda espressa o inespressa, progetta uno o più interventi rivolti a una persona o a un nucleo di convivenza, stabilendo un rapporto continuativo al fine di favorire lo sviluppo, a più livelli, di percorsi di vita volti all’autonomia. All’intervento dell’assistente sociale è seguito quello del Dott. Salvo Pappalardo, responsabile delle attività in Caritas, che ha presentato i servizi e le opere-segno: l’Help Center (Mensa, Centro di Ascolto, Unità di strada), i Gruppi Appartamento per donne sole con figli a carico e il servizio Microcredito e Antiusura.
I saluti finali sono stati affidati al Direttore della Caritas che ha ricordato le opere-segno di prossima realizzazione: la rete di accoglienza sanitaria, un centro di accoglienza per padri separati, la mensa ‘Beato Dusmet’ a Librino, il dormitorio ‘Sant’Agata’ e il deposito San Marco. Mentre a breve verrà illustrato il progetto di Caritas Italiana, ‘Rifugiato a casa mia’, per le famiglie catanesi disposte ad accogliere i migranti sull’invito di Papa Francesco. I partecipanti al corso di formazione, infine, saranno contatti per un colloquio conoscitivo con il direttore e l’assistente sociale Caritas al fine di discernere il servizio più idoneo alla proprie inclinazioni.