60 decreti di perquisizione locale eseguiti, 38 persone denunciate, 8 immobili sequestrati e 300 militari della Guardia di Finanza impiegati. Sono questi i numeri di una imponente operazione di polizia giudiziaria denominata “Piazza Pulita” e condotta dalla Guardia di Finanza di Prato dietro coordinamento della locale Procura della Repubblica a contrasto del diffuso e triste fenomeno della prostituzione nell’ambito cittadino. A essere coinvolti cittadini pratesi ed extracomunitari ma anche soggetti residenti nelle Provincie di Firenze, Pistoia, Lucca, Arezzo, Livorno, Pisa nonché persone residenti in località fuori della Toscana, come Milano, Monza, Bergamo, Rovigo, La Spezia, Roma e Palermo: tutti denunciati per i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, fra i quali il titolare di un money transfer segnalato anche per il reato di riciclaggio, dopo aver consentito ad alcune prostitute di trasferire somme di denaro all’estero oltre i limiti previsti tramite documenti di identità fasulle. Una operazione, quella odierna, eseguita a conclusione di una attività di indagine avviata nel marzo 2015, su delega dei Sostituti Procuratori della Repubblica Antonio SANGERMANO e Laura CANOVAI dietro coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica di Prato Giuseppe NICOLOSI ed eseguita dai finanzieri tramite preliminari attività di osservazione, controlli, attività tecniche di intercettazioni telefoniche nonché sommarie informazioni testimoniali di clienti, finalizzate alla completa identificazione dei gestori dell’illecito mercimonio che ha condotto al sequestro di 8 abitazioni, tutte nei pressi di Piazza Mercatale, all’interno delle quali, nella piena consapevolezza dei proprietari, avvenivano gli incontri fra clienti e prostitute. L’importante operazione prosegue ora tramite successivi accertamenti di polizia giudiziaria ma anche di polizia tributaria per valutare la possibile contestazione dei proventi derivanti dall’illecita ma consistente attività, nella conduzione della quale, peraltro, molti degli immobili individuati nel corso delle indagini sono stati locati a soggetti prestanome.