Sport e Integrazione, ad Anzola dell’Emilia tanti ragazzi per il campione Desalu

Eseosa Faustine Desalu, velocista del Gruppo Sportivo Fiamme Gialle, campione ai recenti Giochi Mondiali Militari nei 200 metri, è stato il protagonista del decimo e ultimo “Incontro con il Campione”, iniziativa prevista dal percorso educativo intrapreso nelle scuole dal Progetto “Sport e Integrazione”, realizzato per il secondo anno consecutivo grazie all’Accordo di Programma tra il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Comitato Olimpico Nazionale Italiano.

All’Istituto Comprensivo “De Amicis” di Anzola dell’Emilia (BO), l’atleta ha condiviso la sua personale esperienza di integrazione legata allo sport e si è confrontato con i ragazzi bolognesi sui principi e i valori del Manifesto “L’Integrazione: la vittoria più bella”. A fare gli onori di casa è stata Mariarita Guazzaloca, Dirigente scolastico dell’istituto, insieme ad Umberto Suprani, Presidente CONI Emilia Romagna. Durante l’incontro è stata anche premiata una Buona Pratica meritevole del territorio, il progetto “Per l’integrazione e il recupero del disagio”, realizzato dalla Geesink Due Judo Team di Spilamberto (Modena), selezionata tra le prime 15 iniziative proposte nell’ambito del progetto “Sport e Integrazione”.

Eseosa Faustine Desalu: “L’insegnamento che lo sport fornisce è applicabile in ogni contesto quotidiano, e proprio per questo motivo esso rappresenta una preziosa opportunità di crescita individuale e, quando ci si confronta con persone provenienti da culture differenti e di colore diverso, anche di gruppo. Lo sport annulla le barriere, mentre evidenzia i legami e favorisce, per questo, l’integrazione: è il promotore di un valore base come il rispetto, sia per le regole sia per gli avversari, che deve essere sempre presente a prescindere dal colore della pelle o dalla provenienza geografica”.

Scopo del Progetto “Sport e Integrazione”, avviato nel 2014, è lo sviluppo di azioni finalizzate a favorire l’integrazione sociale della popolazione straniera attraverso lo sport e contrastare le forme di intolleranza e discriminazione razziale. In quest’ottica si sono inseriti gli “Incontri con il Campione”, che si sono svolti in dieci città italiane durante il 2015.