Lo sport non è nato per fare da “specchio” alla società

Lo sport non è nato per fare da "specchio" alla società. E’ nato per compensare, per contrastare certi difetti della società civile

Proprio oggi riflettevo sull’importanza dello sport per i ragazzi; lo sport che educa, che stimola alla sana competizione, che li rende simili, che li rende squadra, che comprime la loro esuberanza emotiva, che li porta ad assumere impegni. Ho seguito una partita di calcio di mio figlio e osservavo il comportamento animato, forse troppo, della gente in tribuna e degli allenatori, a fronte della compostezza dei ragazzi imposta dalla regola del gioco. Un arbitro che non riconosce un fallo, che commette errori che possono pregiudicare l’esito della partita e il loro composto silenzio; un silenzio che si chiama educazione sportiva. E poi l’accettazione della sconfitta come esito possibile di un incontro in cui tutti danno l’anima. Questo dovrebbe essere il senso dello sport a tutti i livelli! So che non è sempre così, ed è per questo che io sto con i ragazzi!!

Giovanna Cardile