Il Misery Index di Confcommercio di ottobre 2015 si è attestato su un valore stimato di 19,5 punti, in aumento di due decimi rispetto al mese di settembre. Il modesto peggioramento rilevato nell’ultimo mese, dopo un trimestre di progressivo miglioramento, riflette una tendenza alla stabilità della disoccupazione estesa ed una diminuzione dei prezzi dei beni e servizi ad alta frequenza d’acquisto piu’ contenuta rispetto ai mesi precedenti. A ottobre il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato all’11,5%, il valore più basso da dicembre 2012, in riduzione di un decimo di punto rispetto a settembre e di un punto e mezzo percentuale su base annua. Il numero di disoccupati si è ridotto di 13mila unità sul mese precedente e di 410mila rispetto a ottobre del 2014. Il numero di occupati è diminuito di 39mila unita’ rispetto al mese precedente ed è aumentato di 75mila nei confronti dello stesso mese del 2014. Nel mese di ottobre le ore di CIG autorizzate sono diminuite del 44,7% rispetto allo stesso mese del 2014. Sulla base di questa stima si è calcolato che le ore di CIG utilizzate – destagionalizzate e ricondotte a ULA – siano aumentate di mille unità su base mensile e diminuite di 87mila unità su base annua. Anche a ottobre il numero di scoraggiati è stimato in aumento. Il combinarsi della diminuzione dei disoccupati ufficiali e del numero di persone in CIG con l’aumento degli scoraggiati ha comportato una stabilizzazione del tasso di disoccupazione esteso. Nello stesso mese i prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d’acquisto sono diminuiti dello 0,1% a fronte del -0,3% rilevato a settembre. "Le dinamiche registrate negli ultimi mesi dal MIC e dalle sue componenti segnalano l’esigenza di ridurre in misura consistente l’area della disoccupazione, ufficiale ed estesa, se si vuole giungere a un significativo ridimensionamento dell’area del disagio sociale – sottolinea Confcommercio in una nota -. Tale dinamica potrà essere garantita solo da tassi di crescita più sostenuti rispetto ai ritmi attuali e idonei a favorire un concreto miglioramento del mercato del lavoro, che al momento è caratterizzato da una tendenza alla stabilizzazione dei contratti, con l’ampliamento della quota di dipendenti regolari, ed al riassorbimento delle persone in CIG".