“Una follia amministrativa che se non bloccata in tempo rischia di gettare decine di famiglie messinesi nello sconforto. Ecco perché chiediamo l’intervento immediato del presidente della Regione, Crocetta, e dell’assessore regionale alle autonomie locali, Lanteri, affinché venga sospesa la procedura adottata dal Comune di Messina. Se così non dovesse essere, l’inizio del 2016, per decine di famiglie, sarà un anno all’insegna di stipendi decurtati perché frutto di una stabilizzazione a 16 ore”. Per la segretaria della Funzione pubblica della Cgil non ci sono alternative possibili se non la sospensione della delibera di stabilizzazione varata dalla Giunta Accorinti. Il perché è presto spiegato: “Dalla stabilizzazione dei precari comunali prevista dall’Amministrazione – afferma la Crocé – con contratti di lavoro a 16 ore settimanali, è un’alchimia contabile. Tanti gli interrogativi sollevati dal sindacato, soprattutto alla luce del fatto che la Commissione di stabilità del Ministero dell’Interno, ha approvato parzialmente la delibera, limitatamente alle assunzioni. per l’anno 2015 , escludendo così dalle procedure di stabilizzazione oltre la metà del personale precario. “E’ soprattutto alla luce del giudizio espresso dall’organo ministeriale – sottolinea la FP CGIL – che viene da chiedersi quale sia la logica seguita dall’Amministrazione, una logica, o meglio una non logica, che rischia di sacrificare metà dei dipendenti a tempo determinato”. Nello stesso atto, “l’Amministrazione prevede la mobilità del personale delle ex province (unico caso in Sicilia), nonostante la legge n.190 /2014 non sia stata recepita in Sicilia e non tenendo conto del parere della Corte dei Conti sezione di Palermo. Per non parlare delle modalità con le quali il Comune, abbia provveduto alla pubblicazione dei bandi per la selezione degli aspiranti”.
E il peggio non è ancora finito: “Tale ipotesi di stabilizzazione – ribadisce infatti la segretaria della FP CGIL – sta gettando nella disperazione numerose famiglie che si ritroveranno dal primo gennaio 2016 con stipendi decurtati che non consentiranno, specialmente ai monoreddito, di poter avere una vita dignitosa. Sembrerebbe inoltre che i precari che dovessero rifiutare la stabilizzazione, non potranno usufruire della proroga dei contratti, anche coloro che sono prossimi alla pensione”. Uno scenario dall’orizzonte scuro che ha dunque spinto la FP CGIL a invocare il sostegno della Regione, anche perché “se il Comune di Messina dovesse assumere i 90 precari di categoria A e B, entro il 31 dicembre 2015, perderebbe l’accesso al contributo (80% per ogni unità)per dieci anni con grave danno erariale per l’Ente”. La norma approvata dalla Giunta Regionale, infatti, riguarda esclusivamente le stabilizzazioni da effettuarsi entro giugno del 2016. Perché non aspettare? chiede la FPCGIL. La Commissione non impone l’assunzione entro il 31 /12/2015. Perché questa premura? Non vorremmo che il tutto fosse legato ai due dirigenti.