Il sito della RAI, dopo essere stato off line per alcuni giorni è tornato visibile, ma ancora nessuno ha chiarito se chi non ha bolletta della luce intestata nell’abitazione di residenza deve o meno pagare il canone Rai entro il 31 gennaio 2016.
La rateizzazione del canone, con pagamento della prima rata a luglio, è infatti prevista solo per chi ha intestata la bolletta della luce nell’abitazione di residenza. E tutti gli altri?
Già, perchè la legge di stabilità non ha abrogato l’art. 5 del regio decreto 246 del 1938, che prevede che il termine per il pagamento del canone annuale è il 31 gennaio di ogni anno.
Entro quando dovrà pagare chi ha una tv e una bolletta intestata, ma non ha residenza in quel luogo?
E chi ha la tv nella propria abitazione di residenza ma la bolletta è intestata ad altra persona?
E chi convive con altri (studenti fuori sede, conviventi, coinquilini, badanti, colf)?
La domanda non è da poco, perchè il 31 gennaio è quasi arrivato.
Il sito Internet della RAI dedicato al canone è tornato online, ma non dà alcuna informazione in merito, né ci sono state finora informazioni ufficiali da parte del Ministero dell’economia e delle finanze o dell’Agenzia delle Entrate.
Possibile che nessuno se ne sia accorto? In tanti ci contattano per porci queste domande e ad oggi l’unica risposta che possiamo dare è “Se ha una tv in casa ma non ha la bolletta della luce intestata o non ha residenza anagrafica lì, dovrà pagare il canone con bollettino postale entro il 31 gennaio”.
Questa la nostra interpretazione della situazione attuale, ma occorrerebbe che a fornire chiarimenti siano gli organi istituzionali cui questa attività compete: Agenzia delle Entrate e Ministero delle Finanze.
Ci saremmo aspettati che il sito della RAI, una volta tornato online, avrebbe chiarito questi dubbi. Invece nulla, è decisamente più povero di informazioni di prima e contiene solo brevi riassunti della legge di stabilità. Ma conoscendo la RAI, e le tecniche illegittime per far cassa con il canone adottate finora, non dovremmo stupirci:
visita a domicilio di funzionari RAI che chiedono una firma su un cedolino per ricevuta, quando poi in realtà quella firma non è per ricevuta ma una vera e propria dichiarazione in cui si ammette di avere una Tv; invio postale annuale del cedolino per il pagamento del canone/imposta a tutti, possessori di tv e non; richiesta di dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (quando ancora non era in vigore) a chi risponde alle richieste a mezzo posta dicendo che non ha una tv; dopo una richiesta di suggellamento (ora non più possibile), richiesta illegittima di compilazione di moduli contenenti dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui chi firma autorizzerebbe addirittura la Guardia di Finanza ad entrare in casa propria a svolgere controlli, un’autorizzazione del tutto inefficace e inutile che ha l’unico scopo di impaurire l’utente.
Perchè tutto tace? Quali sono gli scenari possibili?
Scenario n. 1
L’Agenzia delle Entrate farà arrivare a tutti il canone RAI in bolletta, anche a chi non ha i requisiti previsti dalla legge (intestazione della bolletta elettrica nel luogo di residenza).
La potremmo definire la tecnica “asso pigliatutto”. Si tratterebbe di una richiesta chiaramente non legittima, che costringerebbe il contribuente che non ha una tv ad attivarsi aprendo un contenzioso tributario o chiedendo lo sgravio in autotutela. La conseguenza sarebbe un ulteriore ingolfamento burocratico e della giustizia tributaria.
Scenario n. 2
Il canone arriverà in bolletta solo a chi ha i requisiti.
Tutti gli altri, che non hanno pagato entro il 31 gennaio a causa della assenza di informazioni chiare da parte delle istituzioni (e’ della sfavillante e martellante pubblicita’ degli anni passati con ricchi premi e cotillon per chi pagava l’imposta…), saranno considerati evasori, e pagheranno le sanzioni dovute per il ritardo o l’omesso pagamento.
Scenario n. 3
Verrà richiesta a tutti (intestatari di bolletta e non) una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà in cui si dichiara di non avere la tv per non pagare il canone.
La nostra è una fantasiosa ipotesi di “censimento” dei contribuenti, così fantasiosa che sinceramente la riteniamo impossibile. Nemmeno la RAI arriverebbe a tanto.
La questione però resta e il 31 gennaio 2016 è alle porte. Per questo motivo chiediamo all’Agenzia delle Entrate e al Ministero dell’economia e delle finanze chiarimenti urgenti su come dovranno comportarsi i contribuenti che hanno la tv ma non hanno la bolletta elettrica intestata nel luogo di residenza: dovranno pagare entro il 31 gennaio?
Emmanuela Bertucci, legale Aduc