Chiude all’undicesimo posto la selezione siciliana femminile under 14 (nate del 2002 e 2003) che, per la prima volta, ha partecipato al prestigioso Memorial Fabbri di Rimini.
"Sicuramente una esperienza importante – ha spiegato l’Rtt Ninni Gebbia – per la crescita sportiva delle nostre atlete che hanno potuto confrontarsi con le pari età di tutta Italia. Sono state 13 le regioni che hanno partecipato. Il gruppo siciliano è cresciuto durante il torneo, trovando sempre maggiore intensità ed affinità. Chiaramente abbiamo incontrato regioni, come Emilia Romagna o Lombardia, dal livello altissimo. Altri confronti sono stati più abbordabili, penso a quello contro le Marche che fino a 3 minuti dalla fine gestivamo agevolmente. Sono stati giorni significativi per le ragazze ma anche per l’intero staff. C’è ancora tanto lavoro da fare, per migliorare e sfruttare al meglio il potenziale di un gruppo che è in crescita. Credo comunque che partecipare a simili competizioni sia da stimolo e rappresenti un passo avanti".
Ufficio stampa Fip Sicilia
Evviva appassionati, succedono cose fantastiche nel pianeta del basket siciliano, anche se le più lampanti sono attraversate da zone d’ombra: davvero credete che aver partecipato al prestigioso Memorial Fabbri di Rimini per la selezione femminile under 14 sia stato un momento di crescita necessario? Davvero un uomo di sport come Ninni Gebbia pensa che sia stata una esperienza importante per la crescita sportiva delle nostre atlete, che hanno potuto confrontarsi con le pari età di tutta Italia? Davvero il presidente Antonio Rescifina pensava di poter stare sul palco a godersi gli applausi dopo aver messo in cantina in questi anni, merito, autorevolezza delle scelte, pudore ed etica? E’ poco chiaro – almeno nei modi e nei tempi – il percorso, certo è che una volta nel settore femminile la Sicilia vinceva scudetti, partecipava da protagonista ai tornei e soprattutto sfornava atlete… oggi rimedia solo "legnate" da Lombardia ed Emilia Romagna. Magari una volta avevamo istruttori che preparavano tecnicamente le ragazze, oggi questi istruttori latitano. Eppure nel settore femminile è più facile crescere giocatrici rispetto al maschile. E allora come spiegare il divario con le altre regioni? Ci sono regole e deroghe che andrebbero abolite e soprattutto comandanti da cambiare. Per me, almeno. Altri dicono che tutto va bene, anche i "pacchi" rimediati dalle selezioni maschili e femminili – mi sembra un’interpretazione alquanto parziale – ma in tempi in cui non si dimette nessuno e nessuno dice mai "ho sbagliato", trovo che il comunicato della Fip Sicilia sia diversamente apprezzabile: mi scuserà Ninni Gebbia, ma io non sono d’accordo con la sua tesi. In effetti, è assurdo discutere la sua idea di crescita quando regioni come Lombardia ed Emilia Romagna sono là in cima. In quanto al nostro Presidente Antonio Rescifina continuo da (ex) amico a invitarlo a mettersi da parte per il bene della Sicilia: non basta essere riconosciuti abili imprenditori per diventare abili presidenti. Nel balletto di vicepresidenti, addetti-stampa, supertifosi con telefonino, consultazioni, penso che alla Fip Sicilia si stia peccando di improvvisazione. Ma si può ancora pensare in un sistema che in pochi giorni afferma tutto e il contrario di tutto, oppure è un lusso, un vizio? Forza appassionati di basket, cambiamo il nostro destino. Diciamo basta a chi abusa della nostra pazienza spacciando per successi e fasi di crescita, i disastri.
Roberto Gugliotta