Credito, Confesercenti: in aumento prestiti vivi per le imprese di commercio e turismo

Torna il segno positivo per i finanziamenti alle imprese del commercio e del turismo, ma le piccole soffrono ancora il credit crunch. A novembre 2015 si registra un totale di oltre 165,4 miliardi di euro di prestiti vivi, cioè al netto delle sofferenze lorde, in aumento di oltre lo 0,2% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Ma la ripresa non riguarda tutti: mentre la dinamica per le imprese con oltre 5 dipendenti è positiva (+0,6% su base annua), il totale di prestiti vivi per le imprese del comparto con 5 dipendenti o meno (le cosiddette Famiglie Produttrici) a novembre cala del 2,1% su base annua, per un totale di 461 milioni di euro di finanziamenti in meno. E’ quanto emerge dalle analisi dell’Osservatorio Confesercenti sul Credito per le imprese commerciali e turistiche.

Il calo dei prestiti vivi è dovuto soprattutto alle sofferenze lorde, che a novembre 2015 hanno registrato un aumento inatteso, con una crescita del 9,7% sull’anno contro il 9,3% del mese precedente. Complessivamente, le sofferenze lorde per il comparto commerciale e turistico raggiungono ormai i 36,6 miliardi, oltre 3,2 miliardi in più rispetto al novembre 2014. Anche in questo caso, l’aumento delle sofferenze colpisce soprattutto le Famiglie Produttrici (+10,4% su base annua) che le imprese maggiori (+9,6%).

“Le piccole e piccolissime imprese soffrono ancora gli effetti della restrizione del credito bancario”, spiega Massimo Vivoli, Presidente di Confesercenti. “Un fatto ancora più grave se si considera che, come noto, queste attività sono prive di canali esterni di finanziamento alternativi a quello delle banche. Sarebbe dunque utile, in questa fase che segna il passaggio dalla recessione ad un’auspicata ripresa, mettere in campo strumenti mirati alla ripartenza del credito per le imprese minori. In attesa di apprendere ulteriori sviluppi sulla questione della bad bank, fondamentale per ridurre il peso delle sofferenze, è necessario però anche un intervento per dar maggior forza al sistema di Confidi, la cui collaborazione con le Banche può dare un essenziale contributo allo sviluppo del credito per le imprese minori, dando a queste ultime un sostegno all’altezza delle difficoltà che tuttora incontrano”.