Cgil Messina sui disservizi nelle scuole

“La condizione di (non) funzionamento dei servizi per le scuole cittadine è il drammatico risultato della totale assenza di programmazione del Comune di Messina. La continua interruzione del servizio di mensa scolastica, il mancato funzionamento del riscaldamento in numerosi plessi, mostrano tutti i limiti dell’Amministrazione Comunale nel programmare la gestione corrente dei servizi da erogare ai cittadini”, così il segretario generale della Cgil di Messina Lillo Oceano sui nuovi disservizi nelle realtà scolastiche del territorio che stanno creando gravi disagi ai bambini, alle famiglie, al personale scolastico e ai lavoratori coinvolti.
“La programmazione delle attività e la loro efficiente gestione – evidenzia Oceano – riguardano il presente ed il futuro, nel caso dei servizi di mensa e della manutenzione corrente del servizio di riscaldamento non necessitano di investimenti, e le insufficienze di oggi non possono essere attribuite a quelli che c’erano prima. Anche la mancata approvazione del bilancio preventivo 2015 (quello dell’anno scorso), dopo 30 mesi dall’insediamento dell’Amministrazione Accorinti (su 60 mesi complessivi di qualsiasi mandato amministrativo) non può essere scaricata su quelli che c’erano prima”.
“L’Assessore Panarello prova, in questa occasione, ad attribuire la responsabilità agli uffici amministrativi, come se il funzionamento degli uffici amministrativi non fosse comunque una responsabilità della Giunta municipale. In ogni caso l’Assessore Panarello non può far finta di non sapere, sulla vicenda delle mense le sono state più e più volte illustrate le insufficienze, i ritardi e le conseguenze di un atteggiamento colpevolmente distratto dell’Assessorato e di tutta la Giunta municipale. In casi come questi non c’è bilancio o burocrazia che tenga, bisogna assicurare immediatamente – con procedure straordinarie e d’urgenza- i diritti dei bambini”.
“Una Amministrazione – sottolinea Oceano – che non si occupa o si occupa malissimo dei bambini e del diritto allo studio, danneggiandoli tutti ma soprattutto quelli che hanno condizioni socio-economiche svantaggiate, un’amministrazione che non riesce a programmare la normale attività per erogare i servizi fondamentali, deve assumersi le responsabilità”.