SCOPERTA TRUFFA AI DANNI DELLO STATO E DELLA REGIONE MARCHE

A seguito di un’articolata attività investigativa in materia di contrasto al lavoro nero, la Guardia di Finanza di Ancona ha denunciato alla locale Procura della Repubblica una coppia di imprenditori edili anconetani e otto lavoratori dipendenti, tutti di origini rumene ed extracomunitaria, per i reati di falso e truffa aggravata ai danni dello Stato e della Regione Marche.
In particolare, nell’ambito degli accertamenti eseguiti, è emerso che gli imprenditori denunciati hanno falsamente attestato, all’INPS e alla Regione Marche, uno stato di crisi aziendale, a seguito del quale avrebbero dovuto sospendere dall’attività lavorativa i propri dipendenti. In realtà, questi ultimi hanno continuato a lavorare “in nero”, fruendo della cassa integrazione guadagni, sia ordinaria che in deroga, pari circa 10.000 ore complessive, per un valore di circa 60.000 euro tra ammortizzatori sociali e corsi di formazione. L’esame dei documenti contabili e amministrativi acquisiti presso l’azienda, infatti, ha messo in luce che, per gli anni 2012 e 2013, la ditta controllata, non solo non versava in uno stato di crisi aziendale, ma aveva addirittura raddoppiato il proprio volume d’affari. Nella rete degli investigatori, quindi, sono finiti anche i lavoratori “cassa integrati”, in quanto è stato accertato che questi ultimi venivano stipendiati direttamente dall’INPS, tenuto a versare non solo gli stipendi ma anche i contributi e le ritenute d’acconto. Rilevante è stato il danno anche a carico della Regione Marche, in quanto, così come previsto dalla normativa in materia, ha dovuto finanziare dei corsi di formazione per i citati lavoratori. L’operazione testimonia come il controllo della spesa pubblica attuato dalla Guardia di Finanza, contrastando truffe, abusi e sprechi, favorisca migliori e sempre maggiori servizi alla collettività.