I finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Messina, nel corso di un’attività di contrasto all’illegalità nel settore dei giochi e delle scommesse, hanno individuato, nei giorni scorsi, un internet point del centro città che effettuava l’attività di raccolta scommesse non autorizzata per conto di allibratori esteri, procedendo al sequestro di materiale informatico e alla
denuncia del responsabile. Nel corso delle indagini, coordinate dalla locale Procura della Repubblica, i finanzieri hanno accertato che il titolare operava su un personal computer collegato a un sito internet di Malta, utilizzando un unico “conto gioco” a lui riconducibile, dal quale sono state estrapolate le giocate e le movimentazioni di denaro riferibili a diversi scommettitori. Tale procedura vìola la normativa di riferimento, la quale impone che la singola giocata venga pagata attraverso il diretto addebito sul “conto gioco” individuale di ogni
scommettitore, in modo tale da poterne sempre tracciare i pagamenti sulle singole puntate, con il duplice obiettivo di contabilizzare fiscalmente le giocate e, contestualmente,
monitorare eventuali fenomeni di riciclaggio di denaro. Le Fiamme Gialle hanno, quindi, posto sotto sequestro le postazioni informatiche – computer e stampanti – utilizzate per l’espletamento dell’attività di raccolta di scommesse on line. All’interno dell’esercizio sono state rinvenute numerose ricevute di scommesse sportive, anch’esse oggetto di sequestro, effettuate con bookmakers maltesi, sprovvisti della concessione dell’Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato per operare in Italia. Il responsabile dell’agenzia è stato denunciato alla locale Autorità Giudiziaria, poiché sprovvisto della licenza di esercizio prescritta dalle norme del testo unico sulle leggi di pubblica sicurezza e per aver posto in essere abusivamente l’esercizio delle scommesse. Inoltre, sono state constatate violazioni amministrative per un importo pari a diecimila euro. L’attività di servizio condotta dalla Guardia di Finanza attraverso interventi pianificati a presidio della fiscalità dei giochi è da ritenersi particolarmente rilevante, in quanto i giochi illegali sottraggono le risorse relative al prelievo erariale unico e possono favorire forme di illecito anche a danno dei consumatori che, utilizzando sistemi non certificati, potrebbero alterare il sistema di vincite. Inoltre, essa si pone a tutela del mercato, contro ogni forma di concorrenza sleale che nuoce agli operatori in regola.