Il 71,1% degli italiani si dichiara cattolico credente ma solo il 25,4% è praticante. Partecipa più volte alla settimana alla Santa Messa solo il 5,3% dei cattolici, vi si reca ogni domenica il 20,5%, il 14,8% si limita a una frequenza di una o due volte al mese. Il 31% va in Chiesa per le principali festività religiose e il 21,1% solo in occasione di battesimi, comunioni, cresime, funerali, ecc. Recitare il rosario è una consuetudine solo per un cattolico su cinque (20,6%) e confessarsi solo per il 27,2%, il 31,4% partecipa alle iniziative benefiche organizzate dalla propria parrocchia. I fedeli conferiscono maggior importanza al battesimo (87,9%), al secondo posto si trova il matrimonio (84,2%), seguito dall’eucarestia (78,2%), dalla cresima (77,2%) e dalla confessione (64,4%). Il 75,2% crede nella vita dopo la morte, il 73,2% ai miracoli, il 59,6% all’esistenza del Paradiso e dell’Inferno e il 56,6% alla presenza di angeli e demoni. Per il 37,9% dei credenti e dei non credenti il peccato consiste nel far del male agli altri, per il 32% significa trasgredire la legge di Dio.