di Roberto Gugliotta
Si tratta solo di stabilire se per il sindaco di Messina sia più grave aver perso la partita con la raccolta dei rifiuti o aver perso il feeling coi suoi concittadini. Il primo dei due fatti è rimediabile, per il secondo ci vorrà un po’ più di tempo e, soprattutto, di buoni risultati. E’ sicuramente un momentaccio e non si può prevedere se passerà in tempo per la scadenza elettorale che resta l’obiettivo di Accorinti. La città è sempre sotto assedio: oggi i rifiuti, ieri l’acqua, prima ancora i Tir, i debiti, i servizi sociali… Senza dimenticare la fragilità del territorio che viene giù alle prime piogge. Hai voglia a dire che la Giunta del sindaco è una squadra che continua a lottare, l’impegno della truppa non è in discussione. Ma è una lotta che porta rare vittorie, per il resto pareggi e sconfitte. Non è solo l’esperienza che manca. E’ l’autorevolezza del complesso. Anche con il bilancio di Palazzo Zanca i conti sembrano non tornare e il mercato in controtendenza dell’assessore al ramo non regge il passo della quotidianità: troppo caos, poca sostanza. Ma che la macchina organizzativa di Accorinti non fosse uno splendore l’hanno detto prima i continui abbandoni e poi le tante falle scoppiate in questi mesi. La saggezza popolare, ignara di marketing e marchandising, sa che non sempre le ciambelle riescono col buco. La ciambella senza buco è la rivoluzione dal basso. Secondo molti, è stata gestita male la partenza della Giunta. Male nei tempi e nei modi. Secondo me, in una concezione civile della politica è sempre meglio dire la verità che tacere o raccontare una bugia su un segreto di Pulcinella. Tante promesse sono rimaste lettera morta e pure l’ordinario è un flop. Che senso ha tutto questo? Possibile che persino degli ambientalisti di provata fede e casacca faticano a mettere in sicurezza strade, cassonetti e territorio? Il punto più caldo della rivoluzione doveva essere l’etica abbiamo scoperto che è una qualità che spesso difetta a Palazzo: oggi come ieri. D’accordo, resto un rompiscatole e così mi tengo questi dubbi ma da chi amministra vorrei delle risposte chiare non il solito ritornello che deve arrangiarsi con quel che passa il Sistema. Povera città, il problema non è la spazzatura per strada per due settimane, è il far finta di niente delle istituzioni di controllo per anni. Dal mio punto di vista, naturalmente.