L’arrivo della pioggia è manna contro la siccità perché rigenera la riserva idrica necessaria per la crescita delle piante ma anche per la vita delle persone. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare l’arrivo dell’ondata di maltempo che ha portato precipitazioni diffuse. Piogge necessarie per risollevare le scorte di acqua nel terreno che sono al limite mentre è attesa anche la neve sulle montagne che rappresenta una importante risorsa. La siccità – ricorda la Coldiretti – è il risultato di un mese di gennaio caldo e secco, dopo un dicembre che si è classificato come il meno piovoso da 215 anni con ben il 91% di precipitazioni in meno rispetto la media in un anno, il 2015, che è stato il più caldo di sempre con 1,42 gradi in più della media. Sul grande fiume Po – spiega la Coldiretti – sembra essere in estate con livelli idrometrici che sono inferiori di circa 2 metri rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo le rilevazioni effettuate dalla Coldiretti a Pontelagoscuro a fine gennaio. La situazione è grave anche nei laghi che a fine gennaio si trovano prossimi ai minimi storici del periodo con il lago Maggiore che è al 17% della sua capacità ed il lago di Como che è addirittura sceso al 12% mentre quello di Garda al 33%. Per non creare problemi – conclude la Coldiretti – le precipitazioni non devono essere però violente per poter essere meglio assorbite dal terreno mentre la colonnina di mercurio deve scendere lentamente senza restare a lungo sotto lo zero.