Donne e sport: quando finirà la discriminazione?

In Italia le donne che praticano sport sono solo il 24% della popolazione femminile. Nel governo dello sport nessuna donna è Presidente nazionale di Federazione sportiva, Ente di promozione sportiva o Disciplina associata. Le atlete italiane sono penalizzate rispetto ai colleghi uomini sia in termini economici che di carriera, nonostante nell’alto livello il medagliere sia abbondantemente tinto di rosa (vedi nuoto, scherma, tennis, tiro a volo). Quando finirà la discriminazione delle donne nello sport?

In questi mesi è stato presentato in Parlamento un DDL che promuove la parità tra i sessi anche per la pratica professionale dell’attività sportiva, visto che oggi non è così. Tra le prime firmatarie del DDL vi sono la Vice Presidente del Senato Valeria Fedeli e la senatrice Josefa Idem. L’incontro ha l’obiettivo di un confronto tra donne che ricoprono ruoli di primo piano nelle istituzioni, nella politica, nella comunicazione, nello sport e nell’imprenditoria.

Insieme alla senatrice Valeria Fedeli, vicepresidente del Senato, interverranno: Ivana Vaccari, giornalista Rai; Josefa Idem, senatrice e campionessa olimpica; Carolina Morace, ex capitana della Nazionale italiana di calcio (contributo video); Vincenzo Manco, presidente nazionale Uisp; Francesco Soro, capo di gabinetto del Coni; Manuela Claysset, Presidente Consiglio Nazionale e responsabile politiche di genere Uisp; una rappresentate di Valore D, associazione di grandi imprese per sostenere la leadership femminile.