All’udienza preliminare dinanzi al Tribunale di Arezzo (G.U.P. Dr.ssa Lo Prete) conto l’ex presidente, l’ex direttore generale e l’ex dirigente del settore crediti della Banca Etruria (per intralcio ed ostacolo agli organi di vigilanza ex articolo 2638 c.c.) Confconsumatori, insieme ad un proprio associato titolare di obbligazioni subordinate ed un associato titolare di azioni, ha chiesto (con gli avvocati Marco Festelli e Mario Marengo di Grosseto) di essere ammessa parte civile così chiedendo al Giudice di discostarsi dalla giurisprudenza prevalente, che vede riconoscere solo la Banca d’Italia come parte civile, e di riconoscere che la tardata od omessa svalutazione dei crediti della Banca che ha comportato l’autorizzazione di Bankitalia all’aumento di capitale sociale per 100 milioni (completato nell’anno 2013)ma ha danneggiato patrimonialmente gli azioni e obbligazionisti subordinati, in modo diretto ed immediato. Sorprendente è stata l’opposizione del legale interno di Banca d’Italia che ha chiesto non ammettersi le altre parti civili (segno evidente di difficoltà dell’ente e sintomo dell’assenza di una cultura della trasparenza). Molto più sorprendente è stato l’intervento del Procuratore Capo di Arezzo che ammettendo come gli investitori sono i reali danneggiati dalle condotte degli ex amministratori e che la legge consente la costituzione di parte civile anche ai soggetti danneggiati (oltre che offesi dalla violazione della norma) si è associato alla richiesta di vedere riconosciuta la presenza (quindi l’azione civile per danni) di azioni, obbligazionisti subordinati e della Confconsumatori. Pertanto si invitano gli interessati a prendere contatti con le sedi territoriali dell’associazione o con la sede nazionale per procedere con la richiesta di costituzione di parte civile che potrà essere svolta entro il prossimo 13.4.2016.