Il 12 agosto del 2014 la città di Messina ha rischiato il blocco di ogni attività edilizia per ottemperare a una esplicita richiesta da parte degli uffici dell’Assessorato Regionale al Territorio e Ambiente. Per evitare la paralisi totale del settore delle costruzioni, con immediatezza l’Amministrazione comunale richiese un incontro urgente, che si svolse il 28 agosto a Palermo, per capire i motivi di una richiesta così grave e fornire il proprio punto di vista su una situazione di tale gravità delicata. L’incontro iniziato con toni accesi da parte dei dirigenti regionali si concluse con una ritrovata fiducia nei confronti della città e l’apertura di un dialogo nei confronti della nuova Amministrazione, concordando – tra l’altro − una strategia di uscita da una situazione di forte criticità maturata nei decenni passati e stabilendo una serie di azioni a varia scala per la messa in sicurezza e la tutela del territorio.
Oggi è possibile dire che gran parte delle azioni concordate in quella sede, e formalizzate successivamente, sono state sviluppate e completate: dagli incontri per la sensibilizzazione ai temi della direttiva Habitat, alla redazione dello studio sugli impatti cumulativi per gli interventi autorizzati dall’introduzione della ZPS a oggi, fino alla redazione della Variante di salvaguardia inviata a Palermo nell’agosto 2015. L’insieme di queste azioni ha consentito alla città di Messina di riacquistare credibilità anche a livello nazionale ed ha fornito agli uffici (in particolare lo studio sugli impatti cumulativi) strumenti per valutazioni attente e responsabili permettendo non solo di scongiurare il blocco totale richiesto ma, grazie anche ad una serie di delibere, di incrementare in maniera significativa gli incassi derivanti dagli oneri concessori. Questa è storia, riscontrabile in atti e in fatti noti a molti e accessibili a tutti, e dice dell’impegno e del lavoro che il Dipartimento e l’Assessorato all’Urbanistica hanno assunto con responsabilità nell’esclusivo interesse della città.
La “Variante parziale di tutela ambientale” per cui il Genio Civile continua a chiedere integrazioni, rappresenta forse il momento più significativo, ma non l’unico, del lavoro svolto. La Variante nel rispetto della volontà del Consiglio Comunale, chiude un ciclo dell’Urbanistica messinese e apre, insieme agli altri strumenti urbanistici, a nuove regole che si occupano di rigenerazione urbana, di recupero e valorizzazione dei nostri territori. Per sua natura è uno strumento che, in accordo con gli importanti studi sviluppati dall’ENEA, di fatto migliora i livelli di sicurezza degli insediamenti nei nostri territori cancellando la possibilità di edificare in aree potenzialmente pericolose. Si tratta pertanto di un intervento, migliorativo dei livelli di sicurezza (peraltro già approvati nell’attuale PRG), per il quale la giurisprudenza di settore prevede la possibilità di non richiedere il parere ai sensi delle vigenti normative sismiche; si parla, quindi, proprio di quello stesso parere che oggi non viene ancora rilasciato dal Genio civile, consentendo di fatto di poter continuare a presentare richieste di edificazione in aree potenzialmente a rischio e alimentando anche un potenziale contenzioso nei confronti del Comune.
In questi giorni con lo stesso senso di responsabilità che ad agosto 2014 ha evitato la paralisi totale del settore edilizio della nostra città, l’Amministrazione sta valutando le azioni più opportune per poter completare, con la collaborazione ed i suggerimenti di tutti, questo importante passaggio per la sicurezza e la valorizzazione dei nostri territori.
ing. Sergio De Cola
Assessore ai rapporti con il Consiglio, all’Urbanistica, alla Protezione Civile e ai Lavori Pubblici del Comune di Messina