Nell’ambito delle iniziative promosse a Messina per la Settimana Santa dalla Confraternita “S.S. Crocifisso”, con il patrocinio del Comune, il calendario degli eventi religiosi prenderà il via domani, venerdì 18, alle ore 21, “Con Eustochia sulla Via della Croce” , la via Crucis che si snoderà dalla chiesa delle Barette fino alla chiesa di Montevergine, con la lettura nella lingua originale del XV secolo, delle meditazioni di Santa Eustochia. Presiederà la funzione religiosa, mons. Gaetano Tripodo, vicario delegato ad omnia Arcidiocesi di Messina Lipari S. Lucia del Mela, con la partecipazione dei fedeli, delle Confraternite ed delle associazioni religiose di Messina; mentre, all’interno della chiesa di Montevergine, le monache clarisse, animeranno i canti della Corale delle Vittorie. Domenica 20, alle 21, il concerto nell’anno del Giubileo della Misericordia, “Stabat Mater misericordia plena”, con il coro Luca Marenzio, diretto dal maestro Carmine Daniele Lisanti, all’organo, don Giovanni Lombardo, in collaborazione con “Armonie dello Spirito”. Lunedì 21, martedì 22 e mercoledì 23, nella chiesa Oratorio della Pace, dalle 10 alle 12,30, sono stati programmati incontri con le scuole sul tema “La Settimana Santa tra storia e tradizione”, durante le visite (su prenotazione), saranno trattati gli argomenti relativi alle Barette; usi, costumi e tradizioni della Settimana Santa a Messina; il Telo Sindonico; e sarà proiettato agli studenti un filmato sulla processione del venerdì santo. Giovedì 24, alle 21, la celebrazione eucaristica “In Coena Domini”, e il rito della “lavanda dei piedi” a dodici confrati, presieduta da mons. Mario Di Pietro, vicario foraneo Messina Centro; dalle 22,30 alle 24, adorazione eucaristica comunitaria e personale. Venerdì 25, alle 17, dopo i saluti da parte delle autorità civili e del governatore della Confraternita SS. Crocifisso, Giacomo Sorrenti, seguirà un momento di preghiera con i Portatori delle Barette; e alle 17. 30, avrà inizio la processione delle Barette, con l’uscita dall’Oratorio della Pace, e proseguimento lungo le vie, XXIV Maggio e S. Agostino, piazza Antonello, Corso Cavour, Tommaso Cannizzaro, Garibaldi, I Settembre, Piazza Duomo, ove è prevista una sosta per ricevere la benedizione impartita da S.E. l’Arcivescovo, le vie Oratorio, San Francesco (a ‘nchianata di Varetti), XXIV Maggio, e rientro in chiesa. Seguirà la consueta consegna, ai portatori, dei pani di cena. Sabato 26, alle 11,30, sarà effettuata la distribuzione dei fiori delle Barette. La Chiesa Nuovo Oratorio della Pace rimarrà aperta da lunedì 21 a mercoledì 23, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20; giovedì 24, dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 24; venerdì 25 e sabato 26, dalle 9 alle 13.
LE ORIGINI DELLA PROCESSIONE: Si fanno risalire al XV secolo, periodo della presenza spagnola a Messina, e sin dalla sua prima apparizione fu considerata la più importante manifestazione religiosa pasquale a Messina. Il termine Barette trova riferimento nelle origini del corteo religioso, poiché erano portati a spalla un´immagine dell’Addolorata, un simulacro di bara con il Cristo morto, seguito da altre piccole bare. Fu nel 1610 che la Confraternita dei Bianchi deliberò di promuovere una processione con statue rievocative la Passione di Cristo. Essa si svolgeva nella notte del Giovedì Santo, alle "due ore di notte", le 21 attuali, e venivano portate in processione una statua dell’Addolorata, una grande croce seguita da cinque bare rappresentanti i misteri dolorosi, un feretro di cristallo con un Cristo morto e la bara della Santa Spina portata a spalla dai padri Domenicani. Il terribile terremoto del 1783 impose una sosta sino al 1793, quando venne ripresa con notevoli sacrifici. Nel 1801 la processione venne spostata al Venerdì Santo e negli anni successivi si arricchì di nuove Barette, come la Caduta e l’Ultima Cena. Nuovamente un terremoto (nel 1908) interruppe la Processione per quattordici anni e ne distrusse alcuni gruppi statuari. Ripresa nel 1923, venne nuovamente interrotta nel 1940, a causa della guerra. I gruppi statuari ospitati nella chiesa del SS. Salvatore, vennero restaurati e la Pasqua del ’45 sancì la ripresa della processione con un percorso che toccava via Porta Imperiale e via N. Bixio. Nel 1950, dopo una permanenza biennale nella chiesa di S. Caterina Valverde, le barette vennero sistemate nel Nuovo Oratorio della Pace, l’odierna sede, da dove ogni anno si avvia la processione. Frattanto con gli anni la Confraternita dei Bianchi, fusasi nel 1971 con quella di S. Basilio degli Azzurri, non poté più far fronte all’organizzazione della Processione. A tale evenienza risposero prontamente i Battitori. Costoro, eredi degli antichi custodi, avevano il compito di reclutare i portatori e guidare i fercoli durante la Processione; fu costituito un Comitato che fece restaurare i gruppi danneggiati dall’incuria e anno dopo anno cercò di riportare la Processione agli antichi canoni. Dal 1994 al Comitato Battitori subentrò nell’organizzazione della Processione la Confraternita SS. Crocifisso.