Da 14 mesi in Europa il trasporto di merci su gomma sta registrando un tasso di crescita significativo. A febbraio 2016, la domanda di immatricolazione per i veicoli commerciali di varie dimensioni ha registrato un incremento del 17,8%, per un totale di 160.062 veicoli acquistati. In questa media l’Italia è trainante, con un aumento delle proprie immatricolazioni pari al 30,4%. Il nuovo coordinatore di Federauto Trucks, Gianandrea Ferrajoli commenta con soddisfazione i dati appena diffusi dall’ACEA, l’European Automobile Manufacturers’ Association e che sono testimonianza di un consolidamento della tanto invocata ripartenza dell’economia della UE: “Dalle analisi appena diffuse, per noi molto incoraggianti, emerge un’Europa che investe in nuovi mezzi di trasporto, in grado di far viaggiare entro e fuori dai propri confini una più ampia produzione del manifatturiero. Il dato che ci dà maggiore soddisfazione è che, in quanto a incremento, l’Italia è in testa grazie al suo +30,4% in acquisti di nuovi veicoli commerciali, risponde la Spagna con +17,6%, la Germania con +16,2%, la Francia con +13,9% e il Regno Unito con +3,7%. Se, poi si guarda al primo bimestre del 2016, si è egualmente registrato un incremento importante del mercato europeo, pari a +15,4%, ovvero a un totale di 320.833 nuovi veicoli commerciali venduti. Anche su base bimestrale l’Italia è leader con +28,1%; la Spagna tocca +19,1%, la Germania +13,9% e la Francia il +12,8%. La doppia cifra stabile nella crescita delle immatricolazioni è molto incoraggiante e dovrebbe esserlo anche per gli analisti economici e per chi è alla guida dei grandi Paesi dell’Ue”.
Futuro roseo? Ferrajoli avverte: “Purtroppo sono ancora presenti elementi di criticità e non vanno sottovalutati, anche se la sequenza di così tanti mesi di crescita è indicativa di un trend incoraggiante. Dobbiamo consolidare tale andamento del mercato e guardare al futuro anche nei prodotti offerti, che dovranno puntare ad innovazioni utili alla sicurezza e all’ecosostenibilità dei mezzi. Molto promettente, poi, appare il segmento dei veicoli commerciali a metano liquido – ha proseguito Ferrajoli – e chiederemo all’ACEA di darci rilevazioni anche sulle loro vendite, per poterne elaborare una strategia di maggiore diffusione, giacché abbattono del 95% le emissioni di percolato e del 35% quelle di monossido di carbonio. L’industria dei veicoli commerciali sta investendo in ricerca in questo innovativo settore – ha infine concluso il coordinatore della divisione Trucks di Federauto – e noi saremo al suo fianco, per diffondere la vendita di veicoli in grado di abbattere l’impatto ambientale del trasporto delle merci su gomma, che riteniamo essere uno dei temi centrali per i prossimi anni”.