L’ostinazione dell’amministrazione comunale che arranca, pur di mantenere calda la poltrona che occupa, fa gravare la propria inefficienza sulle spalle dei cittadini costretti, a subire le tasse al massimo delle aliquote.
L’eliminazione del servizio mensa nelle scuole, la trasformazione dei servizi in “non più sociali” ed inefficienti; gli enti no-profit che svolgono servizi di recupero per ragazzi disagiati, impossibilitati ad operare per mancanza della energia elettrica a causa della morosità del comune; il profilarsi del rischio imminente di una vera e propria emergenza sanitaria, perchè l’azienda preposta non riesce a garantire adeguatamente la raccolta dei rifiuti; l’impossibilità di far fronte al giusto pagamento e, dunque, l’obbligo della restituzione dei mezzi a noleggio con i quali operano i vigili urbani, con le conseguenze del caso, sono i segnali forti e reali dell’agonia di una città ormai fallita a tutti gli effetti.
I messinesi non possono più accettare l’accanimento terapeutico per tenere in vita un morto (altro che resuscitare un cadavere).
Si chiede, ancora una volta, l’intervento della Magistratura per accertare se ci sia dolo sulla mancata dichiarazione di dissesto e sulla mancata presentazione del bilancio previsionale e consuntivo 2015.
Riteniamo che la città non può rimanere bloccata in queste sabbie mobili.
Ognuno deve fare la propria parte.
Luana Manzone, componente segreteria cittadina PCd’I Messina