E il terzo giorno il sistema crollò

di Claudio Andò

E il terzo giorno il sistema crollò. Dopo la Svezia e la Danimarca, la Slovenia, la Macedonia, la Croazia e la Serbia, dopo il filo spinato ungherese, anche il passo del Brennero viene sbarrato. Ultimo paese in ordine temporale a chiudere le frontiere. "La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen". Lo afferma Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per gli Affari Interni. Grande preoccupazione infatti ha generato questo provvedimento, con l’UE che è subita balzata in piedi. Schengen è ora fortemente in pericolo. E con esso anche la stessa Unione Europea. Si è infatti così espresso lo stesso Avramopoulos: "Iniziative unilaterali come questa" finiscono per attentare alla libera circolazione. E ora? L’Italia continua ad accogliere indistintamente, bisogna però vedere per quanto potrà reggere,con quartieri che diventano sempre più di difficile gestione. Bisognerebbe pure chiedersi il perchè sempre più paesi chiudono le frontiere e interrogarsi sulle politiche d’immigrazione tracciate dall’UE. Tornare sui propri passi prima che sia troppo tardi dovrebbe essere la scelta giusta,non secondo l’UE però, ha infatti così concluso il commissario UE per gli Affari Interni: "Dobbiamo fare tutti il possibile perché Schengen torni alla normalità entro fine anno. I Ventotto devono mantenere gli impegni. Nel momento in cui lo faranno, quando ogni decisione presa verrà attuata non avremo problemi fra gli Stati". Chissà cosa ne pensa chi ha già chiuso le frontiere…